Quante vite costa tutto questo? Oltre 330mila foche ogni anno vengono legalmente uccise in Canada. In questo paese la stagione della caccia si apre il 15 novembre e si conclude il 15 maggio ma la vera carneficina si concentra fra l’inizio di marzo e la fine di maggio, periodo in cui nascono i cuccioli… cuccioli che il più delle volte non sopravvivono più di qualche mese: troppo morbido e candido il loro manto per non allettare i crudeli cacciatori.
Sebbene il governo canadese sostenga che le uccisioni avvengano nel modo più umano possibile, la realtà, documentata da giornalisti ed associazioni animaliste, è che l’uccisione dei piccoli, spesso con poche settimane di vita, avviene con modalità estremamente crudeli: i teneri mammiferi vengono prima colpiti ripetutamente con un bastone, l’hakapick (un bastone di legno della lunghezza di 70cm con all’estremità un uncino metallico), poi trascinati sul ghiaccio con uncini di acciaio e infine, spesso, scuoiati vivi. Inoltre, il numero degli esemplari assassinati supera di gran lunga la cifra consentita.
Perché il massacro è lecito?
Tralasciando il fatto che, personalmente, mi appare quanto meno inopportuna l’espressione “risorse disponibili e rinnovabili” in riferimento alla vita e la morte di essere viventi, davvero quella delle foche non è una specie a rischio? Squadre di esperti che hanno studiato il caso testimoniano che, a causa della rottura del ghiaccio dovuta ai cambiamenti climatici, il numero di questi mammiferi è notevolmente diminuito. Molti cuccioli, infatti, non sapendo ancora nuotare, quando cadono in acqua muoiono affogati.
Altro famigerato teatro di morte delle foche è la Norvegia, dove la caccia è in continuo aumento. Il governo norvegese ritiene quest’attività un’accurata gestione delle risorse e ne afferma la necessità per proteggere le specie ittiche, alcune delle quali destinate al consumo umano. In realtà il depauperamento dei mari del Nord è dovuto soprattutto all’iperpescagione. Per mantenere le colonie di foche “a giusto livello” ogni anno vengono uccisi circa 35000 esemplari. Inoltre, dal 2004, il Parlamento norvegese ha introdotto la possibilità per i turisti stranieri di partecipare alla caccia alle foche che vivono nella zona costiera. Ed ecco così che uccidere è diventato uno sport a tutti gli effetti con tanto di trofeo al vincitore: per ogni animale ucciso i turisti stranieri ricevono un premio in denaro.
Non ho parole...ho avuto solo oggi il coraggio, per la prima volta dopo anni, in cui ho sempre firmato petizioni a favore dell'abolizione di questa crudele caccia, di guardare un filmato in merito....e sinceramente ho pianto.
Sono tornata da poco da un viaggio in Alaska, dove ho avuto occasione di vedere animali stupendi nel loro ambiente naturale...sono sempre più demoralizzata e sfiduciata per il futuro dell'umanità...se certi "uomini", anche se faccio veramente fatica a definirli così, uccidono in questo modo animali assolutamente indifesi, non vedo davvero nessuna prospettiva.
Non credo che il sostentamento possa venire solo da questa attività, suppongo possano esserci alternative e comunque sia, NIENTE giustifica uccisioni così barbare....se ad uno di questi "cacciatori" (sai che fatica avvicinare dei piccoli indifesi) uccidessero così il figlio davanti ai suoi occhi ??? mi spiace, ma io divento veramente estrema quando vedo certe cose. non le posso accettare, comunque sia !!!!
Spero che tutto questo venga fermato....qualcuno di voi ha notizie ? mi pare che la LAV avesse ottenuto l'approvazione della legge, almeno in Italia, di divieto importazione delle pellicce di foca...
Un'altra cosa: qualcuno di voi può darmi notizie in merito a dove ed in che periodo (e se ci sono tour operator o ci si può arrangiare da soli...io e mio marito non ci facciamo problemi) potremmo ammirare queste dolci creature ?
Grazie.