Al centro della ricerca tutti quei temi che sono diventati poi centrali nel dibattito del mondo contemporaneo: il rapporto tra noi e le altre creature viventi, i cambiamenti climatici, l'ecologia profonda, la decrescita felice, altri modelli di economia, gli ecovillaggi, il bioregionalismo, altri modelli di agricoltura, i cicli produttivi, la follia delle grandi opere inutili e così via.
Intorno a Daniel - che scrive oggi questo editoriale - e Francesaca si creò un gruppo straordinario di giovani e meno giovani giornaliste e giornalisti. Dovete immaginare quegli anni: wordpress non esisteva, facebook nemmeno, youtube se c'era era alle prime armi, i giornali web una rarissima eccezione e i blog ancora da inventare.
In questo contesto, creare un giornale davvero indipendente e che mettesse al centro determinate tematiche fu una vera sfida. E infatti si impose e durò a lungo. Sei anni di lavoro che oggi - a distanza di quasi 20 anni - possiamo davvero definire avanguardistico e in gran parte, a volte purtroppo, è ancora oggi attuale.
In quegli anni, si unirono a Daniel e Francesca, tra gli altri, Alessandra Profilio, Andrea Degl'Innocenti e Francesco Bevilacqua che - insieme a Luca Asperius che aveva sviluppato il web e dato molte idee al progetto - sono poi stati tra i fondatori e le anime dei primi anni di Italia che Cambia.
Possiamo quindi dire senza tema di smentita, che il lavoro di Italia che Cambia affonda qui le sue radici e che in qualche modo ha proseguito in continuità per questi 20 anni.
Alla fine, oggi come ieri, questi siamo e questi eravamo: terranauti all'esplorazione dei mondi esteriori e interiori del cambiamento, alla ricerca di un corretto rapporto con la Terra che ci ospita mossi dalla costante inquietudine che ci spinge a cercare un senso per la nostra vita.
Buona esplorazione!
3 Giugno 2024 - Scrivi un commento