tutto scorre, lo spettacolo deve continuare, ogni cosa che ha un inizio ha anche una fine, e così via.
Quanti luoghi comuni, quante frasi storiche potrei utilizzare per cercare di esprimere quello che sto vivendo.
Ma non posso. Sarei un codardo a rifugiarmi dietro parole espresse da altri. La verità è una e una sola. Oggi termina un meraviglioso viaggio. Dopo sei anni, sei anni difficili, intensi, importanti, entusiasmanti, termina il mio viaggio con Terranauta.
Come forse ricorderai, Terranauta nacque nel 2004 da un progetto editoriale mio e di Francesca Giomo. Allora eravamo molto giovani e molto inesperti, ma le nostre lacune erano compensate da un entusiasmo e una carica esplosiva. Fin da subito fummo circondati da collaboratori di prim'ordine, tra cui non posso non citare la mitica Claudia Bruno che ha iniziato con noi e non ci ha più lasciato.
Il nostro editore era la FN Editrice, il nostro grafico Gianluca Grandinetti (sempre grazie Gianluca) e il nostro taglio generalista.
Da allora molta acqua è corsa sotto i ponti (cavolo! Un'altra frase fatta...), Francesca Giomo, dopo i primi pionieristici quattro anni trascorsi insieme ha preso altre strade, così come Gianluca Grandinetti, che è stato sostituito da Luca Asperius (sempre grazie anche a te Luca!).
Abbiamo cambiato editore, passando alla Macro Edizioni, e abbiamo cambiato grafica e taglio editoriale. Da circa tre anni, infatti, abbiamo assunto la forma attuale (seppure con ripetuti arrangiamenti) per arrivare ad essere un vero e proprio punto di riferimento nel nostro settore.
Ma tutte le strade, prima o poi, si biforcano e un buon genitore deve saper lasciare andare i propri figli prima che l'amore si trasformi in attaccamento morboso.
Ed ecco che la più dolorosa delle scelte professionali è stata compiuta.
Ho deciso di lasciare la Macro e di prendermi un periodo di pausa per poi cercare di esplorare nuovi sentieri, nuovi progetti. La Macro, a sua volta, ha deciso di puntare le sue energie su un nuovo ambiziosissimo progetto che vedrà presto la luce e in cui confluiranno i contenuti realizzati negli ultimi 18 mesi dalla redazione di Terranauta.
Il nostro giornale chiude quindi qua, ma la sua anima, le sue molteplici facce continueranno a manifestarsi sia dentro la Macro, sia tramite me e il favoloso gruppo di collaboratori che da anni mi accompagna in questo cammino.
Cara/o TerraNauta, siamo quindi ai saluti finali.
So che quasi nessuno legge i ringraziamenti, ma voglio comunque farli (in ordine cronologico e non di importanza). E quindi eccoli qui:
Grazie a Maria Pia e Roberto ora e sempre, nonostante tutto.
Grazie a Giancarlo, l'origine è in un nome.
Grazie a Francesca Giomo, straordinaria compagna di viaggio ed eccezionale maestra.
Grazie a Claudia Bruno, al suo talento, alla sua follia.
Grazie ad Alessandra Profilio, alla sua passione, alla sua precisione.
Grazie a Elisa Cutuli, ai suoi insegnamenti, alla sua presenza costante, imponente e silenziosa, alla sua stessa esistenza.
Grazie a Luca Asperius, al suo apporto fondamentale, alla sua professionalità, alla sua amicizia.
Grazie a Giorgio Gustavo Rosso, al suo intuito, alla sua visione.
Grazie a Siddhi, grazie grazie grazie.
Grazie a Valerio, un maestro, un amico, uno straordinario professionista, un esempio da seguire.
Grazie a Ivano, dissacrante, pungente, arricchente.
Grazie a Martina, alle sue confidenze, al suo acume, al suo talento.
Grazie alle due Alice della Macro, entrambe sensibili, stimolanti, umane.
Grazie a Francesco ed Edoardo, all'ecologia profonda, all'apertura mentale.
Grazie a Marianna, che mi guidò nei misteriosi meandri della selva oscura.
Grazie a Stefano Sebastian, alla sua disponibilità, alla sua gentilezza, alla sua bravura.
Grazie a Maurizio Pallante, a Stefano Montanari, a Marco Cedolin, a Patrizia Gentilini e a tutti i rappresentanti del comitato scientifico per il lavoro che portano avanti ogni giorno.
Grazie a tutti i collaboratori che hanno costruito sei anni di grandissimo giornalismo. Impossibile ricordarli tutti. In ordine sparso, grazie a Laura Bonaventura, Daniela Mazzoli, Gianluca Traini, Livia Bidoli, Lucia Cuffaro, Elisabeth Zoja, Stefano Zoja, Andrea Boretti, Daniela Sciarra, Nicola Dotti, Romina Arena, Andrea Bertaglio, Andrea Degl'Innocenti, Giovanna Di Stefano, Rachele Malavasi, Miriam Giudici, Virginia Greco, Andrea Tomassoli, Claudia Pecoraro, Nicola Savio, Paolo Merlini, Laura Vella, Maria Rosa Greco, Alessandro Rizzato, Laura Pavesi, Andrea Cacia, Guido Dalla Casa, Anna Rita Signore, Daria Casali, Carlo Carlucci, Simone Destrero, Lorenzo Corvino, Azzurra De Paola, Emanuela Graziani, Paola La Manna, Filippo Schillaci, Dario Lo Scalzo, Giorgio Cattaneo, Serena De Santis, Pietro Bruni, Barbara Molinario ecc ecc ecc.
Grazie agli uffici stampa di WWF, Greenpeace e Legambiente.
Grazie ad Alba per avermi guidato nella più autentica essenza di Madre Terra.
Grazie a me stesso, che ci ho creduto sempre, comunque e nonostante tutto.
E soprattutto grazie a te mia/o Cara/o TerraNauta.
Un meraviglioso viaggio si conclude oggi, qui e ora.
Resteranno a imperitura memoria gli archivi di quanto abbiamo fatto (almeno fino a che le tecnologie a disposizione lo permetteranno).
Resterà dentro di noi il viaggio che abbiamo percorso insieme.
Resta anche un mondo da cambiare. Una piattaforma petrolifera che erutta petrolio, guerre, ingiustizie, inquinamento, incoscienza delle proprie azioni e così via.
Restano anche persone come te, come me, come Noi, che non vogliono arrendersi e che lottano ogni giorno per costruire un mondo diverso, un mondo migliore, partendo dalla propria responsabilità individuale e dal proprio agire quotidiano.
Se vuoi contattarmi, mi trovi su facebook (http://www.facebook.com/daniel.tarozzi) oppure puoi seguirmi sul mio blog (http://danieltarozzi.blogspot.com/).
Ci rincontreremo presto, presso altri lidi virtuali e reali. Ma già domani, quando agiremo per il meglio, saremo insieme, in ogni nostro gesto.
Ciao
Daniel Tarozzi
30 Giugno 2010 - Scrivi un commento