Arte e biodiversità: animali di Lego allo zoo di Philadelphia

Dal 10 aprile al 31 ottobre 2010 lo zoo di Philadelphia presenta la più grande opera di Sean Kenney. Considerato uno dei migliori Lego artist del mondo, l’artista newyorkese ha riprodotto, usando soltanto i famosi mattoncini colorati, oltre 30 specie di animali in via d’estinzione. Arte fine a se stessa? Tutt’altro…

di Alessandra Profilio

“Creature degli Habitat: Un’avventura animale con un ipermilione di pezzi”: questo il nome della mostra dello zoo di Philadelphia dove, dal 10 aprile al 31 ottobre 2010, sono presentate 34 specie di animali in via d’estinzione costruite con i Lego.

Tali creazioni costituiscono il risultato del più ambizioso progetto di Sean Kenney, uno dei più importanti artisti dediti all’uso dei celebri mattoncini.

Appassionato sin da piccolo del gioco di costruzioni, oggi Kenney riesce a riprodurre praticamente qualsiasi cosa con i mattoncini colorati.

L’artista newyorkese, che ama definirsi “a professional kid”, è considerato uno dei migliori Lego artist del mondo e la stessa Lego gli ha conferito il Lego certified professionals.

Per realizzare le sculture ora in mostra a Philadelphia, Kenney ha impiegato oltre un anno e, ovviamente, una grandissima quantità di mattoncini. A popolare lo zoo inanimato sono uccelli in via di estinzione, rane, pinguini e un orso polare realizzato con ben 95.000 pezzi di Lego.

Riguardo a quest’opera l’artista ha dichiarato: “Ho impiegato due giorni interi per creare l’espressione facciale (…). Dato che l’orso è bloccato su un banco di ghiaccio e la sua specie è minacciata, volevo che sembrasse un po’ frustrato, un po’ triste, un po’ confuso e soprattutto preoccupato per la situazione in cui si trova”.

Obiettivo dell’esposizione è infatti quello di sensibilizzare i più piccoli sull’importanza della tutela della biodiversità ed invitarli a vivere in modo responsabile, al fine di evitare che questi animali scompaiano per sempre.

“Mi piace poter spiegare problemi seri in modo che anche i bambini li possano capire”, ha affermato Kenney.

Ogni scultura, pertanto, è accompagnata da una descrizione dei pericoli che minacciano l’habitat dell’animale e da un’indicazione dei comportamenti da mettere in atto per salvaguardare queste specie. I visitatori sono dunque incoraggiati a riciclare, ad evitare i prodotti non rispettosi dell’ambiente e ad usare, quando possibile, la bicicletta al posto dell’auto.

La mostra presentata allo zoo di Philadelphia costituisce inoltre un esempio virtuoso di ciò che dovrebbero essere i giardini zoologici di tutto il mondo: luoghi in cui bambini ed adulti possono imparare il rispetto del Pianeta e dei suoi abitanti, piuttosto che tristi prigioni per animali strappati via dal proprio ambiente naturale.

14 Aprile 2010 - Scrivi un commento