Nucleare: in Usa la scienza fa "mea culpa"

Il Prof. Ernest Sternglass, uno dei massimi esperti mondiali nel settore della radioattività, ha scritto una lettera a Steven Chu, segretario all'energia degli Stati Uniti, per invitare il governo Obama ad abbandonare il nucleare. Da convinto sostenitore dell'atomo, il grande studioso fa marcia indietro: riguardo agli effetti del nucleare sulla salute umana, scrive, gli scienziati hanno sempre sbagliato.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

energia nucleare ernest sternglass
Deve essere stata una brutta sopresa per il Segretario all’Energia degli Stati Uniti, Steven Chu, leggere la lettera indirizzatagli dal professor Ernest Sternglass
Deve essere stata una brutta sorpresa per il Segretario all’Energia degli Stati Uniti, Steven Chu, leggere la lettera indirizzatagli dal professor Ernest Sternglass. Una brutta sorpresa perché l’amministrazione Obama sta rilanciando l’uso dell’energia nucleare, perché il professore insegna Fisica Radiologica alla Scuola di Medicina dell’Università di Pittsburgh, ed è anche Direttore del Radiation and Public Health Project. Una brutta sorpresa anche perché Sternglass non ha usato mezzi termini nella lettera che, attraverso Chu, ha inviato a tutto il Governo: “Sugli effetti del nucleare sulla salute umana, gli scienziati hanno sempre sbagliato”.

Si tratta di una dichiarazione molto forte, non solo perché viene da un professore emerito che è considerato uno dei massimi esperti mondiali nel settore della radioattività, ma anche perché si basa su analisi e dati che lasciano poco spazio ai dubbi. Sternglass invita anche Chu, e tutta l’amministrazione Obama, a prendere in considerazione l’idea di procedere all’eliminazione dei reattori e puntare sulle energie rinnovabili. La cosa che deve aver maggiormente sconvolto il Segretario all’Energia, è probabilmente il fatto che il professore è stato, negli ultimi trenta anni, un convinto sostenitore dell’uso dell’energia nucleare. Ed ora, proprio lui fa marcia indietro. Perché?

Secondo Sternglass, si tratta di “…un errore tragico e poco noto che è stato fatto dalla comunità medica e dei fisici, come me, durante i primi anni della Guerra Fredda, che ha avuto un ruolo importante nella crescita enorme dell’incidenza di malattie croniche come il cancro e il diabete, e quindi del costo dell’assistenza sanitaria nella nostra nazione”.

Quale sarebbe l’errore? È stato quello di “presumere che l’esposizione a radiazioni della popolazione conseguente al funzionamento dei reattori nucleari non avrebbe alcun effetto negativo sulla salute umana”. Invece, le misure effettuate negli ultimi anni da un gruppo di medici ricercatori di Pittsburgh, porta a conclusioni opposte: “Questa ipotesi era basata sulla nostra esperienza di mezzo secolo di studi che non hanno mostrato alcun aumento rilevabile nei tassi di cancro per le persone che sono state esposte a raggi X a scopo diagnostico.

Ciò che non è stato compreso è che gli elementi radioattivi creati nella fissione dell’uranio, non hanno prodotto soltanto un piccolo aumento della quantità ricevuta dall’esterno come dose naturale di fondo. Invece, le particelle e i gas prodotti nel processo di fissione e rilasciati nell’ambiente, provocano danni da radiazioni di gran lunga maggiori di quelli provocati dai raggi X usati a scopo diagnostico, poiché i prodotti radioattivi di fissione e gli ossidi di uranio sono inalati e ingeriti con il latte, l’acqua potabile e il resto della dieta, concentrandosi in organi critici del corpo”.

In pratica, il professore ammette che le vecchie misure di radioattività, e di interazione biologica, sono state fatte con i raggi X a scopo diagnostico. In pratica, con gli strumenti per le radiografie. Strumenti che hanno esposto i campioni non solo a dosi inferiori rispetto a quelle reali, ma anche a radiazione pura, e non, come avviene nella realtà, anche a isotopi di elementi chimici che non dovrebbero entrare in contatto con il nostro organismo.

chernobyl disastro conseguenze salute uomini
Vittime del disastro di Chernobyl
“Così – continua la lettera di Sternglass – lo iodio-131 attacca la tiroide e danneggia la produzione di ormoni della crescita e favorisce il cancro della tiroide; lo stronzio-90 si concentra nelle ossa, dove danneggia il midollo ematopoietico, provocando la leucemia, nonché danni ai globuli bianchi del sistema immunitario che combattono le cellule tumorali e i batteri; il Cesio-137 si concentra nei tessuti molli come il seno e gli organi riproduttivi di maschi e femmine, e induce vari tipi di cancro in soggetti adulti, nei loro bambini, così come nelle generazioni successive”.

Certo, il tutto viene fuori da una diffusa ignoranza che c’era soprattutto durante i primi anni ‘50, quando gran parte delle nostre attuali conoscenze in merito agli effetti biologici delle radiazioni appartenevano ancora alla fantascienza. Era l’epoca in cui i test nucleari su larga scala, soprattutto di tipo militare, molto più invasivi e pericolosi rispetto a qualunque reattore di una centrale, venivano fatti nel deserto del Nevada. All’epoca, non era ancora noto che gli effetti delle radiazioni sono decine o centinaia di volte più gravi per un bambino in età prenatale, ancora nel grembo della madre, e in generale per i bambini molto piccoli. Su questo argomento, il professore ha buona memoria, infatti ricorda: “Né si è scoperto, fino ai primi anni ‘70, che le esposizioni prolungate a radiazioni da prodotti di fissione che si accumulano nel corpo, sono molto più pericolose della stessa dose totale ricevuta in una breve esposizione ai raggi X”.

Il risultato di questa mancanza di conoscenze sta nel fatto che sono state sbagliate, per decenni, le misurazioni dei rischi biologici presso tutte le installazioni nucleari, militari o civili che fossero. Con misurazioni sbagliate, tanti funzionari governativi poterono, dati numerici (sbagliati) alla mano, convincere la popolazione preoccupata, dicendo loro che i livelli di fallout nucleare erano talmente bassi da non poter produrre effetti negativi. È stata l’epoca, ovunque tramontata tranne che in Finlandia e in Italia, del grande inganno “dell’atomo pacifico”, l’epoca dello spegnimento delle centrali a carbone un po’ in tutti gli USA, per sostituirle con “energia nucleare pulita”.

energia nucleare pulita
È stata l’epoca, ovunque tramontata tranne che in Finlandia e in Italia, del grande inganno “dell’atomo pacifico”
La lettera del professore continua facendo riferimento ad un tempo ormai passato negli USA, che però ricorda terribilmente l’attualità italiana: “Così si dette inizio ad un programma di costruzione di un gran numero di impianti nucleari che ebbero il permesso di scaricare piccole quantità di prodotti di fissione, comparabile con i livelli di ricadute atmosferiche dei test nucleari. (…) Pertanto, quando si è scoperto che piccole quantità di prodotti di fissione causano danni molto maggiori rispetto alle previsioni, (non solo leucemie e altre forme di cancro, ma anche parti prematuri, basso peso alla nascita e mortalità infantile), tali risultati furono secretati dal nostro governo per paura che essi mettessero in pericolo il valore di deterrenza dell’arsenale nucleare”.

Il finale della lettera, apre però una speranza – o meglio una strategia, una soluzione – che la scienza offre alla politica americana: “Fortunatamente, il recente, rapido sviluppo delle energie alternative permette di intravedere la fine di questa tragedia, dal momento che è possibile convertire i vecchi impianti nucleari in centrali a gas naturale. Questo può essere fatto con un costo minimo rispetto a quello necessario alla costruzione di nuove centrali, nell’attesa che le sorgenti alternative (eolico, fonti geotermiche e idroelettriche) possano prendere il loro posto.

Se la nostra nazione che ha costruito i primi reattori e le prime armi nucleari annunciasse l’obiettivo di eliminare gradualmente reattori nucleari a fissione, che producono anche il plutonio e trizio necessari per le armi nucleari, sviluppando la fusione nucleare e altre fonti alternative di energia non inquinanti, questo contribuirebbe a rendere più facile l’obiettivo dichiarato dal presidente Obama di un mondo libero da armi nucleari. Così sarà possibile guardare ad un mondo libero dal pericolo della distruzione della vita umana con armi nucleari da uranio arricchito o plutonio, che si producono solo in reattori a fissione, insieme con rifiuti nucleari altamente tossici, che restano letali per migliaia di anni”.

Non sappiamo se la politica americana saprà raccogliere il suggerimento proveniente dal mondo scientifico e troppo spesso, in passato, la politica non ha saputo interpretare per niente le spinte provenienti dal mondo scientifico, arrivando spesso a “imbrigliare” la scienza stessa. E, da parte sua, l’Italia cosa farà?

Alessandro Iacuelli

Articolo tratto da www.decrescitafelice.it

PER SAPERNE DI PIU' SULL'ARGOMENTO
Fermiamo Mr. Burns

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono no al nucleare.2007: nonostante la decisione del...
Continua...
EBooks - Come Evitare la Trappola Nucleare

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono no al nucleare. 2007: nonostante la decisione del...
Continua...
Manuale di fiori ed Erbe

Il manuale per chi vuol mantenersi in salute o curarsi con le erbe, facile da consultare e con descrizioni...
Continua...
Energia Nucleare

Scritto per informare il grande pubblico, almeno nelle linee generali, riguardo un tema che ha forte...
Continua...
Impieghi dell'Energia Nucleare

Il presente e il futuro dell'umanità sono strettamente legati alla disponibilità di fonti energetiche. i...
Continua...
 
3 Giugno 2010 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
2 lettori hanno commentato questo articolo:
9/6/10 06:15, Alex ha scritto:
Buongiorno,
Dalla lettura di questo articolo pare si tratti degli ultimi sviluppi oltre oceano.
Volevo precisare che questa lettera del prof. E. J. Sternglass risale a più di un anno fa, periodo in cui l'amministrazione Obama si era appena insediata e non aveva fatto ancora menzione alcuna ad un possibile ritorno al nucleare. La decisione di finanziare nuovamente questa tipologia di centrali avviene esattamente un anno dopo, nel febbraio 2010.

Cordiali Saluti
4/6/10 03:13, Fabrizio ha scritto:
Buongiorno,
si può dire tutto ma non che ci sia stata sorpresa perché affermare che il dottor Ernest J. Sternglass fosse un sostenitore dell'atomo è semplicemente falso dato che risale al 1981 il suo libro "Secret Fallout, Low-Level Radiation from Hiroshima to Three Mile Island" tuttaltro che favorevole al nucleare.
Cordiali saluti
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Fermiamo Mr. Burns

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono NO al nucleare.2007: nonostante la decisione del...
Continua...
Le Energie del Futuro

Oggi il 62% della produzione di energia mondiale proviene dal petrolio e dal gas naturale. Alla fine di...
Continua...
Energia Nucleare

Scritto per informare il grande pubblico, almeno nelle linee generali, riguardo un tema che ha forte...
Continua...
La Struttura Nascosta del Mondo

L'approccio scientifico e tecnologico adottato in Occidente negli ultimi secoli e poi diffuso in tutto il...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
TERRANAUTA TV
Greenpeace lancia una raccolta firme contro il nucleare
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità