Per questo, due organizzazioni internazionali che si occupano della difesa dei diritti dei più piccoli, Terre des Hommes ed ECPAT, hanno lanciato la campagna nazionale “Sudafrica 2010: tutti in campo contro il traffico di bambini” allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e in particolare tutti i tifosi, che assisteranno alle partite dei Mondiali, sul tema della vulnerabilità dei bambini rispetto alle diverse forme di sfruttamento e di abuso all’infanzia.
In occasione dei Mondiali di calcio 2010 che si terranno in nove città sudafricane dall’11 giugno all’11 luglio, è previsto, infatti, l’arrivo di circa 2,7 milioni di spettatori, di cui tra i 350.000 ai 500.000 di supporters stranieri.
Terre des Hommes, ONG che opera in 72 paesi con 1.164 progetti per la difesa dei diritti dell'infanzia nei Paesi in via di sviluppo e contro il fenomeno della tratta dei bambini, segnala che già da alcuni mesi il trasferimento di minori e adolescenti senza accompagnatori da Stati limitrofi come Zambia, Zimbawe e il Mozambico verso il Sudafrica, è notevolmente aumentato, con ogni probabilità in previsione delle “opportunità” offerte dai futuri Mondiali. Ogni anno le vittime della tratta globale di persone, terzo mercato al mondo più redditizio dopo quello delle armi e della droga, sono circa 2.700.000, dei quali 80% sono bambini, trafficati per essere ridotti in schiavitù per eseguire lavori pesanti o nella maggior parte dei casi (il 79%) per sfruttamento sessuale.
Il Sudafrica è una tra le mete più richieste per il turismo del sesso, assieme a Gambia, Kenya, e Marocco. Sono 15.857 le violenze documentate in un anno sui bambini in Sudafrica, circa cioè 40 al giorno.
Secondo ECPAT, la rete internazionale di organizzazioni impegnate nella lotta al fenomeno della prostituzione infantile, della violenza sessuale su minori, con status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale dell’ONU, esiste un fondato pericolo che la richiesta di sesso con minori aumenti in concomitanza con lo svolgimento della competizione calcistica, preoccupazione condivisa anche da funzionari di alto livello sudafricani e organizzazioni locali, che nei mesi scorsi, hanno lanciato l’allarme.
Saranno poi periodicamente pubblicate inserzioni e annunci della campagna su quotidiani e periodici, grazie all’assegnazione gratuita degli spazi da parte di alcune concessionarie pubblicitarie. Su internet tantissimi portali e blog stanno contribuendo alla diffusione dell’iniziativa grazie a banner fissi e animazioni flash per web che rimandano al sito www.tuttincampoperibambini.it.
Per coinvolgere anche il popolo Facebook, l’organizzazione ha lanciato in una pagina dedicata invitando tutti i tifosi di calcio e ad aderire con creatività inviando una foto in cui si è ritratti con la maglietta, la sciarpa, il gagliardetto o il cappellino della squadra del cuore e con almeno una di queste due frasi: “Io tifo per i bambini” e “Tutti in campo per i bambini” . Un’iniziativa sostenuta anche da tifoserie e squadre italiane come l’Associazione Udinese Club, la Salernitana, il Torino, il Cesena e la Fiorentina che durante i match hanno esposto striscioni legati alla campagna. Basta un semplice scatto e un click del mouse per manifestare la propria passione per il calcio, dicendo no al turismo sessuale!
5 Maggio 2010 - Scrivi un commento