E probabilmente sarà anche quella con il più alto tasso di onde elettromagnetiche. Sì perché tutto questo proliferare di antenne ha un costo, questa volta non monetario, ma in termini di salute. Da tempo si parla delle conseguenze che le onde elettromagnetiche hanno sulla salute degli individui, e sebbene la questione - come tutte quelle in cui girano parecchi soldi - sia ancora oggi molto controversa, aumentano costantemente i medici e gli scienziati che ritrovano nell'alta esposizione ad onde elettromagnetiche una delle cause di aumento del rischio di tumori cerebrali e infertilità.
Ma non è tutto. Posto il fatto che gli effetti sono più gravi se si accumulano nel tempo, diverse ricerche dimostrano come questo rischio sia ancora maggiore quando si parla di bambini. Ricercatori dell'Università dello Utah affermano che il cervello di un bambino di 5 anni assorbe quattro volte le quantità di radiazioni di un adulto e il suo fluido oculare assorbe, invece, ben 10 volte più di quello di un adulto.
Queste evidenze scientifiche si sono tradotte negli ultimi anni in diverse proteste organizzate di gruppi di cittadini e associazioni che chiedono di limitare l'uso di queste tecnologie, di informare gli utenti e soprattutto di regolamentare l'utilizzo di questo tipo di strumenti.
In Francia il governo, dopo forti resistenze, ha messo mano alla questione proibendo l'uso dei cellulari nelle scuole medie ed elementari. Il divieto, ovviamente, non riguarda solo gli studenti, ma tutto il personale sia docente che non docente.
Una lotta tutta italiana in questo senso è quella del Ctcu (Centro Tutela Consumatori Utenti) che, dall'Alto Adige collabora con analoghi gruppi austriaci, svizzeri e tedeschi per ottenere tutele a favore dei più piccoli. Dice il Ctcu: "il cervello dei bambini ha una maggiore conducibilità, è più piccolo, la consistenza delle componenti ossee è minore e ridotta è anche la distanza complessiva rispetto all’antenna". Le conseguenze di una negligente incuranza di questa problematica possono essere: disturbi dell'attenzione, diminuita capacità di apprendimento, problemi del sonno, disposizione a manifestare epilessia e altre patologie.
Come dicevamo, ad oggi non ci sono evidenze definitive sulla nocività effettiva delle onde elettromagnetiche - sebbene più di qualche indizio ormai esista - può essere che un giorno scopriremo come queste paure fossero ingiustificate, ma in attesa di quel momento siamo sicuri di voler scommettere sulla nostra salute e soprattutto su quella dei nostri bambini?
1 Dicembre 2009 - Scrivi un commento
Nei parchi sarebbe assurdo: uno ci va per ammirare la natura, per respirare aria buona, per rilassarsi. Il computer non è rilassante.