recentemente ho letto alcune lettere di cittadini, insegnanti e genitori che comunicavano la loro preoccupazione circa i cambiamenti che si stanno verificando all’interno della nostra scuola e che ne stanno snaturando completamente il suo vero significato: essere un luogo di istruzione ed educazione. Poi, qualche giorno fa, un altro articolo dal titolo In Sicilia la fabbrica degli insegnanti di sostegno ad un certo punto affermava: E che dire di una criptica diagnosi siglata “Nac”? Nessuna nuova malattia che sfugge ai medici. Nac sta per “non altrimenti certificato” Una patologia inventata su misura per compiacere qualche scuola che ha bisogno di piazzare un insegnante, a qualunque costo…. A Enna c’è qualcosa di ancora più esilarante. Era stata accertata dalla Asl una “grave difficoltà di apprendimento della lingua italiana” ma i medici si sono dimenticati di specificare che il bambino era arabo.
Incredibile, ma vero!
A causa di interventi di carattere psichiatrico nella scuola, ora, gli errori di calcolo, di scrittura, di ortografia o la troppa vivacità sono diventati disturbi e se una volta di fronte a delle normali difficoltà c’era il continuo esercizio e più ore venivano dedicate alla lingua italiana e alla matematica, ora come soluzione si sottopone il bambino a dei test cognitivi ed il gioco è fatto!
Io ritengo che per poter imparare qualsiasi cosa sia a scuola che nella vita ci voglia perseveranza, persistenza, duro e continuo esercizio.
Un esempio potrebbe essere quello di un bambino che vuole imparare a suonare il pianoforte: lui inizia con il solfeggio, attraverso esercizi su esercizi incomincia a suonare le prime note, finché riuscirà, prima o poi, a suonare brevi e semplici melodie e a fare accordi. E qualora lui dovesse incontrare delle difficoltà nel suo percorso musicale non farà altro che tornare indietro e continuare con il suo allenamento. Non verrà fermato al primo fallimento o al secondo, dicendogli:”Tu non sarai mai in grado di suonare il pianoforte”. “Ora faremo un test”, ma lui verrà incitato a continuare, sino a quando otterrà il tanto agognato sogno: suonare il pianoforte! E così lui vincerà. E se anche non dovesse raggiungere il suo obiettivo, non verrebbe in ogni caso considerato affetto da “disturbo della musica”.
Nella lettera delle due specialiste, una logopedista e una psicologa, non erano allegate le prove vere e proprie somministrate all’alunno, ma venivano riferiti soltanto i punteggi relativi alle stesse e in essa veniva affermato che erano da considerarsi patologici i punteggi al di sotto del -2.
Faccio presente che le due esperte, prima di somministrare le prove di calcolo, scrittura e competenza ortografica al mio alunno fatte tra dicembre e gennaio, non avevano mai contattato né me, né tanto meno le altre colleghe della classe per informarsi sul percorso didattico-educativo intrapreso dal bambino, sulle unità di apprendimento svolte durante l’anno scolastico in corso e negli anni precedenti, sui progressi da lui raggiunti, sul rapporto del bambino con i compagni di classe e con le insegnanti.
Inoltre, la logopedista si era permessa di interferire nella conduzione dell’attività didattica, mettendo per iscritto sul diario dell’alunno quale azione fosse più giusta e quale lei ritenesse sbagliata.
Questi “esperti” si sono sostituiti completamente al ruolo di noi insegnanti, dettano leggi e regole, si erigono a “gli intoccabili”, come se fossero al di sopra delle parti.
Una parte della psichiatria dichiara che questi disturbi (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia) esistono e sono disturbi di carattere neurologico, mentre altri psichiatri e psicologi affermano l’esatto contrario. Dove sono le prove di laboratorio che dimostrano la veridicità dell’esistenza di questi “disturbi”?
La logopedista nell’unico colloquio avuto disse che lei era contraria ad etichettare i bambini, ma, contraddicendosi, continuava affermando che lo aveva fatto per salvaguardare l’alunno quando frequenterà la scuola media. Questa sua affermazione mi ha lasciata attonita! E’ come dire che lei era consapevole che il problema fosse la scuola, in questo caso la scuola secondaria di primo grado ma, se si etichetta il bambino, i professori della scuola media potranno fare qualcosa per lui! Ora questa logopedista, a detta della mamma, segue il mio alunno a pagamento.
Ritengo che il disegno di legge sulla dislessia, che ha ricevuto parere favorevole dalla Commissione Istruzione del Senato recentemente, sia un pericolo reale per tutti i nostri bambini, che non hanno bisogno di bolle o etichettature come al tempo del nazismo! Hanno invece bisogno di educazione e istruzione, che siano il risultato dell’attività degli insegnanti in collaborazione e con il sostegno dei genitori e della capacità di apprendimento da parte del bambino, attraverso tutti gli strumenti di cui l’istituzione scolastica dispone all’interno di essa. Ed è proprio all’interno di essa che si devono ricercare le cause di un’istruzione in decadimento e di una dispersione scolastica in continuo aumento!
Chi di noi nel nostro trascorso scolastico non sarebbe stato etichettato per qualche difficoltà?
Antonella Marzaroli
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Tanto per chiarire viste le innumerevoli inesattezze e non corrette affermazioni segno di mancanza assoluta di informazione. Sono una logopedista e sono dislessica.
1)-------la fabbrica degli insegnanti di sostegno-------------
Errore macroscopico ed imbarazzante…… i bambini DSA (Disturbo Specifico Apprendimento) non hanno diritto né necessitano di insegnante di sostegno……basta leggere le circolari ministeriali.
2)--------Nac sta per "non altrimenti certificato--------------
Mai sentito niente del genere associato ai bambini DSA.
3)----------grave difficoltà di apprendimento della lingua italiana-------------
Ennesimo errore dettato da ignoranza (nel senso di non conoscenza) dello stato dei fatti. Questa da lei citata è cosa assolutamente diversa dal DSA (vedi sopra) Specifico significa che non è legato a null’altro che all’apprendimento stesso……quindi nemmeno ad appartenenza a popoli diversi
4)------------una volta di fronte a delle normali difficoltà c'era il continuo esercizio e più ore venivano dedicate alla lingua italiana e alla matematica------------
Gli studiosi e gli scienziati hanno messo a punto test e valutazioni proprio perché tutto questo esercizio di cui lei parla non è necessario ne utile a rinforzare gli apprendimenti a fronte di uno sviluppo cognitivo normale.
5)-------------Un esempio potrebbe essere quello di un bambino che vuole imparare a suonare il pianoforte: lui inizia con il solfeggio, attraverso esercizi su esercizi incomincia a suonare le prime note, finche riuscirà, prima o poi, a suonare brevi e semplici melodie e a fare accordi---------------
La conoscenza della musica non è una necessità, non prevede programmi da seguire e non prevede classi di 25-30 bambini con i quali confrontarsi e correre per il raggiungimento degli obiettivi. Se non impari la musica non ti senti un incapace…..se non impari le regole grammaticali…..si!!!
6)-------------Sovente i bambini venivano alloggiati in altre classi del plesso-------------.
Capita troppo spesso che i bambini nella scuola vengano ALLOGGIATI…..
7)-------------Nella lettera delle due specialiste, una logopedista e una psicologa, non erano allegate le prove vere e proprie somministrate all'alunno, ma venivano riferiti soltanto i punteggi relativi alle stesse e in essa veniva affermato che erano da considerarsi patologici i punteggi al di sotto del -2……. non avevano MAI contattato né me, né tanto meno le altre colleghe della classe…….. la logopedista si era permessa di interferire nella conduzione dell'attività didattica…………--------------
La lettura dei test cognitivi e funzionali somministrati al bambino non sono assolutamente una competenza dell’insegnante ma di specialisti preparati e qualificati scientificamente e culturalmente per poter leggere oltre che somministrate i suddetti test. Ognuno DEVE fare BENE il proprio mestiere evitando di entrare nella sfera dell’altro. Ed è per questo che è la logopedista che fornisce indicazioni in merito alle linee da seguire in classe stabilite in base alla reale caratteristica del bambino DSA. Le prove hanno valenza scientifica e per somministrarle non occorre il racconto dell’insegnante in merito alla vita del bambino inserito nel contesto classe.. Sono prove oggettive….non soggettive. Ma gli insegnanti…si sa….preferiscono dire…..è svogliato…..pigro….scansafatiche……lavorare…lavorare……..giusto? E’ proprio a causa di insegnanti così che io DISLESSICA MAI DIAGNOSTICATA ho abbandonato la scuola al terzo anno delle superiori, dopo innumerevoli mortificazioni e fatiche disumane, oltre che due bocciature, senza ottenere alcun risultato. Eppure DOPO ho conseguito ben due lauree……forse qualche errore i miei docenti lo avevano compiuto!!!!
8)----------Una parte della psichiatria dichiara che questi disturbi (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia) esistono e sono disturbi di carattere neurologico, mentre altri psichiatri e psicologi affermano l'esatto contrario---------------
Altro errore sconcertante che poteva essere chiarito con un semplicissimo e banalissimo manuale di logopedia. Di DSA si occupa il neuropsichiatra……lo psicologo……la logopedista ma certamente NON LO PSICHIATRA!!
9)-------------…. il disegno di legge sulla dislessia ha ricevuto parere favorevole dalla Commissione Istruzione del Senato recentemente---------------------
Se ha ottenuto parere favorevole dalla commissione istruzione (che lei dovrebbe conoscere benissimo) ci sarà un motivo…..le pare????
10)----------Hanno invece bisogno di educazione e istruzione, che siano il risultato dell'attività degli insegnanti-----------------------
E quale sarebbe l’attività degli insegnanti che forniscono educazione? Educare i bambini a discriminare e condannare il diverso e obbligarlo al lavoro duro senza cercare di capire il motivo della sua difficoltà??? E questo sarebbe un insegnamento degno dei nostri tempi e di questo secolo???
11)------------Chi di noi nel nostro trascorso scolastico non sarebbe stato etichettato per qualche difficoltà?---------------
Qualche difficoltà significa una cosa…..il DSA significa, scientificamente e culturalmente TUTT’ALTRA COSA!!! Basta studiare per capire……