Nel primo mondo, quindi, in cui la mobilità e l'essere sempre rintracciabile risulta tanto fondamentale da essere ormai praticamente considerato un diritto, questa libertà di movimento e di comunicazione rischia quindi seriamente di intaccare la nostra salute. A sancirlo definitivamente, dopo anni di controversie, è una sentenza della Corte d'Appello di Brescia che ha dichiarato che l'uso prolungato del telefono cellulare è "concausa" dei tumori del nervo trigemino. Con queste motivazioni la Corte ha così condannato l'INAIL a risarcire Innocente Marcolini che, per lavoro, trascorreva al telefonino o al cordless 5 o 6 ore ogni giorno e che a seguito di questa esposizione alle onde elettromagnetiche era stato quindi operato per l'esportazione di una neoplasia al nervo della faccia. Dopo l'operazione Marcolini è rimasto invalido all'80%, ma questo non gli ha impedito di vedere il lato positivo della vicenda: "Spero che il mio caso aiuti almeno a creare norme di tutela per i consumatori e per i ragazzi".
Speriamo anche noi, ma la situazione al momento non è per niente confortante. "Il Parlamento Europeo" - racconta a Terra Angelo Gino Levis, biologo e studioso internazionale degli effetti dei campi elettromagnetici - “ha chiesto una revisione delle normative e un abbassamento dei limiti di esposizione, ma la Commissione europea continua a fare orecchie da mercante”.
Inoltre il problema non riguarda solo i cellulari, per i quali in qualche modo ci si può auto-regolare e quindi limitare l'esposizione alle onde, ma anche e soprattutto le stazioni radiobase e gli elettrodotti.
Già nel 2000 la Regione Veneto aveva varato una legge che fissava in 0,2 microtesla il valore di cautela per le abitazioni che sorgessero in vicinanza degli elettrodotti. A seguito di questa legge anche Toscana e Puglia ne avevano varate di simili che fissavano questi valori limite. Nel 2003, però, ci ha pensato il governo Berlusconi a rendere inefficace l'unico straccio di normativa esistente in Italia sull'argomento fissando per decreto (e come se no?) in 10 microtesla il limite per i vecchi elettrodotti e in 3 microtesla il limite per quelli nuovi, quindici volte i valori delle leggi regionali.
"Il problema di fondo è che è sempre il cittadino a doversi rivolgere alla magistratura per ottenere giustizia. Una battaglia dura ma non impossibile" dice Levis. Se lo stato non aiuta non resta quindi altro da fare che continuare la battaglia come dice Levis e, almeno per il momento, accontentarsi dei corsi della A.P.P.L.E. (Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all'Elettrosmog) per la sensibilizzazione dei giovani sulla pericolosità dei cellulari.
A proposito di Apple - intendiamo l'azienda di Steve Jobs questa volta - e di sensibilizzazione all'uso del cellulare, la Tawkon Ltd ha realizzato un software per iPhone, Tawkon appunto, che rileva il livello di radiazioni elettromagnetiche emesse dal telefonino, un modo finalmente intelligente di utilizzare gli smartphone.
Onde Elettromagnetiche
Tutti abbiamo sentito parlaredi onde elettromagnetiche,ma pochi di noi conoscono esattamentela natura e... Continua... |