Recenti test hanno evidenziato la presenza, in alcuni diffusissimi prodotti per la pulizia destinati ai bambini, di vari componenti pericolosi per la salute. Fra questi, il 1,4-diossano – utilizzato come solvente e schiumogeno, e collegato a casi di cancro per gli animali – e la formaldeide – un antibatterico, questo, notoriamente cancerogeno anche per l’uomo.
Negli Usa si discute sulla reale pericolosità di queste sostanze, in relazione alle modalità con cui vengono in contatto con le persone e ai bassissimi dosaggi in cui sono contenute nei prodotti per l’igiene; va comunque evidenziato che, mentre in America non esiste una normativa riguardo l’uso di questi componenti, in Europa l’allarme dovrebbe essere meno preoccupante, in quanto la UE vieta già l’1,4-diossano e limita l’uso della formaldeide.
Ciò non toglie, comunque, che particolari attenzioni debbano essere dedicate a quei prodotti pensati e pubblicizzati specificamente per i bambini: i limiti di dosaggio considerati accettabili per gli adulti, infatti, possono non esserlo per i più piccoli, molto più vulnerabili alle sostanze tossiche e cancerogene. Senza contare che comunque – evidenziano i responsabili della Campaign for Safe Cosmetics – le componenti pericolose citate non sono affatto strettamente necessarie nella produzione di shampoo, sapone e simili.
Questo rappresenta una decisa inversione di rotta rispetto alle campagne che negli anni scorsi hanno raccomandato il fluoro come una componente essenziale della mineralizzazione dello scheletro e dello smalto dei denti, in particolare nei bambini in fase di sviluppo: infatti, se è vero che il fluoro ha effetti benefici sulla densità delle ossa, è stato anche evidenziato che una sua iperassunzione cronica può causare la fluorosi – di cui sono sintomatici depositi bianchi sui denti – che porta lo scheletro a essere meno flessibile, e quindi più soggetto a fratture.
I bambini che hanno meno di otto anni, in fase di sviluppo dello smalto dentario, sono gli individui più esposti al rischio di fluorosi: per questo è necessario che i genitori leggano attentamente le etichette, che ora finalmente li aiuteranno a fare la scelta migliore in materia di dentifrici.
30 Marzo 2009 - Scrivi un commento