Nel mese di giugno la Endocrine Society, un’organizzazione di scienziati americani, ha pubblicato un rapporto di 50 pagine che spiega come queste deformazioni stiano iniziando a colpire anche gli umani.
Causa principale sarebbero gli “endocrine disruptors”, una categoria di sostanze chimiche che interferiscono col sistema endocrino. Tali sostanze sono presenti in pesticidi, composti industriali e prodotti per consumatori quali spray per i capelli.
“Abbiamo le prove per dimostrare che gli endocrine disruptors hanno effetti sulla riproduzione maschile e femminile, sul cancro al seno e alla prostata, sul metabolismo e sull’obesità”, ha dichiarato la Endocrine Society.
Il numero di neonati maschi con deformazioni genitali è infatti in aumento. Ormai il 7% dei bambini americani nasce con testicoli ritenuti e l’1% con l’ipospadia, una malformazione dell’uretra maschile, la quale sbocca in un punto insolito, ovvero alla base del pene invece che sulla punta.
“Molti di questi composti agiscono come deboli estrogeni, per questo colpiscono particolarmente i maschi - anfibi o umani che siano - in via di sviluppo”, spiega Robert Lawrence, professore di scienze ambientali alla Scuola di Salute Pubblica Johns Hopkins Bloomberg, “la cosa fa paura, molta paura”.
L’acqua in bottiglie di plastica, invece, assorbe le sostanze nocive direttamente dai suoi contenitori, i quali contengono spesso il Bisfenolo A (BPA), uno dei tanti endocrine disruptors.
Questi composti hanno effetti complessi sul corpo umano: negli Stati Uniti, ad esempio, è stata registrata una diminuzione degli spermatozoi presenti nello sperma dei ragazzi. Ma gli endocrine disruptors non influenzano solo la crescita dei maschi: le bambine che entrano in contatto con piccole quantità di estrogeni sono spesso soggette ad una pubertà precoce. Inoltre, queste sostanze possono influenzare lo sviluppo del cervello, causare resistenza all’insulina e diabete.
Sono passati ormai tre mesi da quando la società di scienziati americana ha lanciato l’allarme. I giornali quasi non ne parlano e il governo americano non prende provvedimenti.
Molto probabilmente il problema non riguarda solo gli Stati Uniti.
23 Settembre 2009 - Scrivi un commento
La minaccia alla sfera riproduttiva nel periodo prepuberale e postpuberale ci arriva dalle risorse naturali (aria, acqua in primis). Che poi ci arrivi anche attraverso gli alimenti, può essere considerata una logica conseguenza dell'ambiente globale che ci siamo costruito.
Che io sappia vi sono sostanze "naturali" (se non sbaglio fitormoni e/o steroli) che riducono la fertilità delle pecore. Sembra che questa specie trovi queste sostanze naturali in alcuni tipi di erba che cresce spontanea. Guarda caso gli stessi animali hanno anche valori di colesterolo totale notevolmente più bassi della media.
Non vorrei che queste sostanze "naturali" con effet-to "terapeutico" fossero utilizzate in qualche prodotto molto pubblicizzato. Perchè non indagare?