Viaggiare al tempo della Decrescita Felice (puntata 15)

Paolo Merlini, l'esperto di vie traverse, ci conduce alla scopera della provincia di Pesaro Urbino, efficiente e ben organizzata! Tramite le autolinee dell'Adriabus ci si può "insinuare" tra i valichi appenninni e le bellezze di questa meravigliosa regione.

di Paolo Merlini

“Viaggiando in treno si riduce l’impatto ambientale del 30% rispetto all’aereo… Per quelli come me vedere il mondo è quasi una necessità. Ogni cultura e ogni epoca hanno i loro vagabondi: persone per le quali stare lontano da casa è importante come lo sono per gli altri le radici familiari o religiose. Senza vagabondare ci sentiamo incompleti. Ma se vogliamo continuare ad esplorare gli angoli più remoti del pianeta, in futuro dovremo farlo, in treno o in nave”. J.B.Mackinnon: Il Futuro è su Rotaia – Internazionale 805 del 24 luglio 2009.

Oggi vi parlo delle autolinee della provincia di Pesaro Urbino, cioè della Adriabus.

Fanno un ottimo servizio urbano in molte città della provincia, ma l’offerta di trasporto rasenta l’eccellenza nel servizio extraurbano. La Adriabus è un consorzio di ottime autolinee dell’anconetano e del pesarese tra le quali le “Autolinee F.lli Bucci”, le “Autolinee Vitali”, le “Aurolinee Salvadori”, tutti nomi storici del trasporto pubblico locale del nord delle Marche.

La fusione e l’integrazione dei loro orari ha dato come frutto una pletora di corse con tantissime interconnessioni tra di loro.

Molto chiaro è il sito della società: http://www.amibus.it/.

Dalla home page, basta cliccare sulla voce “Orari Servizio Extraurbano” e si accede alla specifica delle corse extraurbane e poi agli orari di ogni singola linea. È tutto molto semplice ed intuitivo, ma chi non conosce bene la geografia della zona può usare il comodo numero verde: 800 – 66 43 32.

Vi assicuro che gli addetti a questo servizio sono molto preparati e prodighi di informazioni oltre che molto gentili. Uno dei punti più importanti della rete di linee extraurbane è l’Autostazione di Pesaro adiacente alla Stazione Ferroviaria in pieno centro città. Una moderna costruzione, con tanto di edicola, bar e sala d’aspetto, accoglie il viaggiatore mentre adiacente al bar c’è la biglietteria.

Nel piazzale di fronte all’Autostazione ci sono le corsie dove stazionano gli autobus munite di eccellenti paline che informano su tutti gli orari delle corse in transito. Le paline dell’Autostazione hanno anche un display luminoso che dice i minuti che mancano al passaggio del bus. Se dovessi descrivere con 3 aggettivi l’Autostazione di Pesaro direi: Pulita, Efficiente, Ben Organizzata!

Particolare molto importante, a bordo di tutti i mezzi della Adiabus si possono acquistare i biglietti. In pratica tutti i bus hanno la macchinetta che emette i biglietti proprio vicino all’obliteratrice, nelle vicinanze del posto di guida. Unica pecca, la macchinetta accetta solo monete e se non ricordo male non da resto.

Il nord delle Marche è splendido ed a forte vocazione turistica ed Adriabus quest’anno ha studiato, unitamente alla IAT, un particolarissimo biglietto che si chiama “Carta da Visita”

Stenterete a crederlo, ma “Carta da Visita” è un biglietto che permette di viaggiare su tutti i bus urbani ed extraurbani della rete Adriabus per 72 ore (3 giorni) dall’obliterazione al costo di soli 10 euro (5 euro per i bambini dai 6 ai 12 anni, i minori di 6 anni viaggiano gratis). Dal link potrete scaricare gratuitamente anche un’interessante brochure sulle bellezze della zona e su come raggiungerle con i bus. Io quando posso vado sull’Appennino Pesarese perché amo il magnifico paesaggio della valle del Foglia e della Valle del Metauro.

I comodi autobus della linea 44, la Pesaro Sestino, da Pesaro (con coincidenza a Cattolica) permettono al viaggiatore di risalire il Foglia “sconfinando”, per buona parte del tragitto, in Romagna. Morciano, Osteria Nuova, Taverna, Mercatino Conca, la bella Macerata Feltria, la storica Sassocorvaro (conosciuta per la sua Rocca e per “L’Operazione Salvataggio”, famoso episodio del finire della Seconda Guerra Mondiale per il quale voglio citare il benemerito Pasquale Rotondi). Lasciata Sassocorvaro, il bus procede per paesini imperdibili: Lunano, Piandimeleto, Belforte all’Isauro e Monterone per poi terminare la sua corsa a Sestino che è già in provincia di Arezzo. Sestino è a circa 25 Km dal bel Valico Appenninico di Viamaggio, per raggiungere il quale si passa per un altro posto dal nome molto evocativo, Badia Tedalda, l’ultimo paese della Val Marecchia.

Per chi volesse risalire la Valle del Metauro, segnalo la linea 15, la Pesaro – Urbino – Urbania – Lamoli. Oltre a suggerire una lunga sosta ad Urbino, segnalo la caratteristica Fermignano e la bella Sant’Angelo in Vado, interessanti fermate della linea 15. Il Capolinea, Lamoli, è una frazione del comune Borgo Pace dove il torrente Meta ed il torrente Auro si uniscono dando vita al fiume Metauro. Lamoli è famosa per l’Oasi di San Benedetto, ma il “vagabondo delle montagne” lo conosce per il fatto che sta a soli 8 Km da un valico Appenninico dal nome molto suggestivo: il Valico di Bocca Trabaria.

Lamoli è anche il capolinea delle Autolinee Baschetti che servono parte della provincia di Arezzo: considerate che Sansepolcro (AR) è a soli 28 chilometri. In pratica l’interconnessione tra la linea della Baschetti e la linea 15 della Adriabus permette al viaggiatore di percorrere una delle più interessanti strade statali italiane: la S. S. 73 bis di Bocca Trabaria cioè la Fano (PS) – S. Giustino (PG).

Lamoli, Piandimeleto, Belforte all’Isauro, Bocca Trabaria….. Ma come si fa a resistere a dei nomi così?

Io non ne sono stato capace!

Articolo tratto da www.decrescitafelice.it

9 Marzo 2010 - Scrivi un commento
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