piano piano stiamo prendendo il largo. Oggi vi propongo un tuffo nella modernità. La Ferrovia della Val Venosta. La linea ferroviaria congiunge Merano a Malles, più o meno 60 chilometri.
Fu inaugurata nel 1906 quando quel territorio apparteneva ancora all’Austria e nel 1990 le FFSS dismisero la linea classificata come ramo secco.
La acquisì la SAD (Società Autotrasporti Dolomitica) cioè la efficientissima compagnia di trasporto pubblico locale dell’Alto Adige che lavorò alla sua completa ristrutturazione per 15 anni. Finalmente nel maggio del 2005 la linea è tornata in funzione completamente ristrutturata.
Tutta l’operazione di restauro ha fatto scuola e la linea si è aggiudicata vari premi di settore.
Dal “3° Rapporto sullo stato delle Alpi” a cura della CIPRA ( Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) pubblicato dalla casa editrice CDA&Vivalda col titolo: “Noi Alpi! Uomini e donne costruiscono il Futuro”, apprendo che: “già nel 2007, il terzo anno dall’entrata in servizio, i passeggeri della linea sono stati due milioni, superando ampiamente tutte le previsioni”. Inoltre: “Sono stati necessari 115 milioni di Euro per l’aggiornamento tecnologico della ferrovia, per garantire sicurezza e affidabilità; si pensi che ci è voluta una somma paragonabile per la sola circonvallazione di Naturno, una località della Val Venosta”.
Treni moderni (della stessa generazione del Minuetto) corrono sulla linea fermando alle stazioni di :
Merano - Lagundo - Marlengo - Tel Ponte - Rabla - Plaus - Naturno - Stava - Ciardes - Castelbello - Laces - Coldrano - Silandro - Lasa - Oris - Spondigna - Sluderno - Malles.
Sui treni si possono portare le biciclette ed in oltre, dal momento che la bella pista ciclabile della Val Venosta, corre nei pressi della Ferrovia, in moltissime delle stazioni della linea è possibile noleggiare biciclette per pedalare in libertà tra i meleti.
È tutto quello che un viaggiatore attento all’ambiente vorrebbe trovare. Non lo ricordo neanche costoso in quanto non è un servizio turistico. Pensate che, se non ho capito male, la SAD ha dismesso le linee di autobus di collegamento tra i paesi serviti dalla ferrovia.
Sempre dal citato “3° Rapporto sullo stato delle Alpi”, apprendo che: “la ferrovia della Val Venosta è oggi l’unica tratta ferroviaria in Europa completamente priva di barriere architettoniche”.Io ci sono andato con mia moglie e mio figlio trovando anche biciclette con i seggiolini per il trasporto dei bimbi. La ciclabile è alla portata di tutti ed il bello è che la bicicletta può essere riconsegnata presso una qualsiasi delle stazioni abilitate al noleggio, non per forza presso la stazione nella quale l’abbiamo noleggiata. Comodo!
È un vero piacere correre silenziosi su questo comodo treno nel bel mezzo delle coltivazioni di mele con a cornice della valle, sia a destra che a sinistra, bellissime montagne.
Dal sito del treno della Val Venosta potrete avere moltissime informazioni importanti. Ogni giorno ci sono tantissime corse che durano o un’ora e 9 minuti o un’ora e 22 minuti in base alle stazioni servite. Il sistema delle tariffe è un po’ complicato, nel senso che ci sono molte varianti ed è possibile risparmiare molto con tariffe agevolate tipo famiglia o giornaliero.
Suggerisco di passare all’ufficio del turismo o telefonare al Call Center Info Mobilità 840 000 471.
Attenzione è un servizio a pagamento ed in prima battuta il centralino automatico risponde in tedesco…. Poco male per noi globetrotters. Il biglietto si può acquistare anche sul treno dove c’è una “teutonica” ed efficiente macchinetta. Nel periodo estivo la macchinetta viene affiancata dal una gentile assistente che aiuta i turisti ad acquistare il proprio titolo di viaggio.
Il treno della Val Venosta parte dalla stazione di Trenitalia di Merano che è in pieno centro città ed arriva al capolinea Malles. La Stazione di Malles si trova a circa 800 metri dal centro città. C’è un bus ma si può andare a piedi. Il capolinea di Malles, è stato attrezzato con un parco giochi per i più piccoli ed un bar.
La cosa magnifica è che la Stazione Ferroviaria di Malles è anche il capolinea dell’Autobus Postale delle Autolinee Svizzere cioè dell’Autopostale Svizzero. Attenzione, non vorrei che vi girasse la testa…. Fate un bel respiro.
La Stazione di Malles, in territorio italiano, è anche uno dei capolinea delle Autolinee Svizzere ed ogni giorno ci sono 6 autobus (se non ho capito male dal sito) svizzeri che collegano in un’ora e 37 minuti Malles con Zerzen. Per i meno attenti, a Zerzen c’è la stazione della Ferrovia Retica, che è una delle Ferrovie Federali Svizzere ( SBB-FFS)….. non so se mi spiego?
Facciamo un esempio.
E puta caso che, belli-belli, non vi vada di tornare indietro, oppure volete tornare a Casa da un’altra strada, vi suggerisco di salire da Malles a Zerzen e poi da lì, col treno fino a St. Moritz per rientrare in Italia, via Passo del Bernina fino a Tirano, con il celebre Trenino Rosso del Bernina. Dopo di che Tirano - Milano sarà una pura formalità da archiviare con un nostrano Regionale.
Ma in Svizzera e sul Trenino Rosso, ci ritorneremo…
Comunque, sappiate che non vi ho parlato di treni o di autobus con tariffe proibitive, nel senso che la tariffa più costosa per il biglietto del treno Merano - Malles è di circa 6.50 euro sola andata. Il postale svizzero Malles - Zerzen costa 16.10 euro (occhio, le tariffe del sito sono tutte in Franchi Svizzeri ed io ho calcolato il cambio odierno). Il St. Moritz - Tirano costa 19.50 euro mentre il Regionale Tirano - Milano costa 8.75 euro in seconda classe.
A questo punto correte a vedere su un atlante geografico che razza di giro ho ideato e sognate le vostre prossime vacanze.
A mio modestissimo parere, Decrescita Felice, è anche frequentare la montagna a basso impatto ambientale con un viaggio lento del quale potere godere ogni singolo momento anche perché non dovete stare al volante dell’odiata, inquinante e di certo sopravvalutata automobile. E pensate a tutta la Geografia che potranno imparare i vostri figli, in viaggio con voi. Ma con voi, Amici, sono certo di “sfondare una porta aperta”.
10 Marzo 2009 - Scrivi un commento