Viaggiare al tempo della Decrescita Felice (puntata 9)

Con lo stesso entusiasmo di sempre, il nostro esperto di vie traverse, Paolo Merlini, ci guida nella scoperta della Ferrovia Transappenninica, da molti conosciuta come Ferrovia Porrettana.

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di Paolo Merlini

ferrovia transappenninica
La Ferrovia Transappenninica è da molti conosciuta come la Ferrovia Porrettana o, più prosaicamente, come la come la Bologna - Porretta Terme - Pistoia
Ogni volta che posso, cerco di prendere la Ferrovia Transappenninica. È difficile spiegare cosa mi attragga tanto a questa linea secondaria. Certo, forse alcuni di voi la conosceranno come la Ferrovia Porrettana, o più prosaicamente come la Bologna - Porretta Terme - Pistoia, ma per me resta la Transappenninica. La bella pagina di Wikipedia che vi segnalo racconta bene la storia di questa strada ferrata.

Fu pensata quando le grandi monarchie europee costruivano o progettavano la Transcaucasica o la Transiberiana… insomma, non ci facevamo mancare niente.

Oggi, Trenitalia offre un discreto servizio ai passeggeri diretti a Pistoia e negli ultimi anni ha fatto importanti lavori per ristrutturare varie stazioni della linea. Qualche estate fa, ho scoperto che sui treni in servizio c’è pure l’aria condizionata. Ma non è certo questo confort che ci interessa.

Nell’arco della giornata, da Bologna a Porretta Terme, dove si cambia treno per poi “scendere” a Pistoia, ci sono 20 treni regionali (abilitati al trasporto delle biciclette), che per 4.30 euro, impiegando 70 minuti, ti trasportano in un’altra dimensione.

La linea ferma alle stazioni di: Bologna Centrale - Bologna Borgo Panigale - Casteldebole - Casalecchio Garibaldi - Sasso Marconi - Lama Di Reno - Marzabotto - Pian Di Venola - Pioppe Di Salvaro - Vergato - Carbona - Riola - Porretta Terme.

Sono invece 11 i treni regionali giornalieri, anche questi abilitati al trasporto delle biciclette, che da Porretta scendono a Pistoia impiegando 45 minuti e fermando nelle stazioni di:

Porretta Terme - Ponte Della Venturina - Molino Del Pallone - Biagioni Lagacci - Pracchia - S. Momme’ - Castagno - Corbezzi - Pistoia Ovest - Pistoia.

Il biglietto Porretta Terme - Pistoia costa 2.90 euro.

valle del reno
Non appena usciti dalla periferia di Bologna è possibile apprezzare l’Appennino ed i magnifici paesi della Valle del Reno
Un tempo, il motore di ricerca di Trenitalia, forniva quasi esclusivamente questa combinazione di treni per raggiungere Pistoia, ma oggi propone più veloci ed in alcuni casi costosi collegamenti via Prato o Firenze. Ecco, è qui che provo un pizzico d’orgoglio nel condividere con voi le cose che ho imparato: riusciamo a “gabbare” anche il motore di ricerca di Trenitalia. Noi che ce ne freghiamo della velocità, sappiamo che le 2 ore che passiamo su questo magico treno ci permettono, non appena usciti dalla periferia di Bologna, di apprezzare l’Appennino ed i magnifici paesi della Valle del Reno. Che i poco avvezzi alla geografia non storcano il naso, parlo del Reno (fiume italiano): come recita la nostra “enciclopedia libera”.

In tarda primavera è magnifico passeggiare per Porretta. Vicino alla stazione ferroviaria, che poi è in pieno centro, il viaggiatore a caccia di emozioni d’altri tempi, godrà dello splendido ristorante, che non citerò, tale e quale al giorno della sua apertura, nel primo dopoguerra. Questo ristorante d’altri tempi, già alle 19.00 e pieno di anziani frequentatori delle terme, habitué del luogo. Non sono ancora riuscito a trovare il tempo di fermarmi lì per cena, ma quando lo farò, spero presto, ve ne darò conto.

pistoia
Per raggiungere il capolinea, la città di Pistoia, il treno attraversa luoghi da favola
Ma l’elenco dei motivi per viaggiare su questa strada ferrata sono infiniti. La discesa verso Pistoia è strepitosa. Il treno passa per luoghi da favola ed ogni stazione è buona per scendere ed iniziare bellissime passeggiate.

Francesco Guccini, che non ha la patente, ha sempre preso questo treno per rifugiarsi nella sua Pavana, frazione del comune di Sambuca Pistoiese, attaccata alla stazione ferroviaria di Ponte della Venturina. Il Limentra (poco più di un torrente che però Lui si incazza se non lo chiami Fiume), il Fiume Limentra, che alimentava il mulino della famiglia Guccini, è da queste parti che si getta nel Reno.

Poco più avanti, c’è la stazione di Pracchia, con 6 binari, sinonimo dell’importanza di un tempo che fu. Pracchia è “famosa” perché, a pochi chilometri da questo paese di 200 abitanti c’è la Valle dell’Orsigna, buen retiro di un grande reporter che molti di voi conosceranno: Tiziano Terzani. Ebbene si, Terzani, racconta che prendeva questo treno per raggiungere la sua “piccola Himalaya”.

Al capolinea, cioè a Pistoia, c’è l’apoteosi. Infatti, a pochi metri dalla stazione ferroviaria, nei vecchi stabilimenti della Breda Ferroviaria, nell’aprile del 2007 è stata inaugurata la più grande biblioteca pubblica della Toscana: la Biblioteca San Giorgio.

Andate a visitarla, è un ottimo esempio di riqualificazione di un sito industriale. Se poi ci mettete che è a 2 passi dalla Stazione e a meno di 500 metri dal centro città, capirete il mio entusiasmo.

Poi, da Pistoia la linea continua verso Ovest e quindi in meno di 60 minuti si può raggiungere Lucca da dove parte un’altra strada ferrata da conservare in uno scrigno: la Lucca - Aulla.

Ma questo ve lo racconterò un’altra volta.

Articolo tratto da Movimento per la Decrescita Felice

1 Settembre 2009 - Scrivi un commento
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Un lettore ha commentato questo articolo:
2/9/09 16:41, Renato Pontiroli ha scritto:
Con la porrettana finisce in genere il mio viaggio verso i villaggi del "popolo degli elfi": Gran Burrone, Casa Sarti, Pastoraio. A Porretta annualmente si tiene un festival musicale di ritmy and blues unico nel suo genere. Buon cammino
Arianna Editrice
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