Io sono marchigiano e quindi mi sono recato spesso nella confinante Umbria.
Amo l’Umbria, e pensavo di averla girata in lungo ed in largo in tutte le maniere possibili. Spesso, durante i miei vagabondaggi avevo incrociato alcune strade ferrate non ponendomi il problema di sapere da dove venissero e dove andassero.
Questo fino al giorno che ho sentito parlare della FCU.
Oggi il sito è moderno e funzionale, ma fino a pochi mesi fa aveva una grafica romanticamente demodé a dispetto dell’efficiente servizio offerto ai passeggeri.
La ferrovia collega Terni con Sansepolcro: 157 Km di strada ferrata che corre lungo il Tevere.
Si parte da Terni, nella stazione ferroviaria di Trenitalia. Il biglietto, però, bisogna acquistarlo all’edicola della stazione, non alla biglietteria. Se passate per la stazione di Terni, non perdetevi “La Grande Pressa di Terni“, la pressa idraulica di 12000 tonnellate che ha lavorato nelle acciaierie di dal 1935 al 1993. Questa imponente macchina, adeguatamente riverniciata, fa bella mostra di sé nel piazzale della stazione.
Gli orari dei treni, così come i binari, sono ben segnalati dai tabelloni di Trenitalia.
Come dicevo, la ferrovia corre lungo la valle del Tevere toccando i seguenti paesi:
Terni - Cesi - Sangemini - Acquasparta – Massa Martana - Todi di Ponte Rio - Fratta Tod./Montecastello Vibio - Marsciano - Papiano/Castello Delle Forme - Deruta/S. Nicolò - S. Martino in Campo/Torgiano- Perugia Ponte S. Giovanni.
Poi a nord di Perugia, la linea passa per :
Perugia Ponte S. Giovanni - Pontefelcino – Villa Pitignano- Ramazzano/P. Acqua – Ponte Pattoli/Civitella - Solfagnano/Parlesca - Pierantonio - Umbertide - Trestina – San Secondo- Città di Castello – Selci/Lama- Sangiustino - Sansepolcro.
Come potete capire, un lungo viaggio in treno (circa 3 ore) ma vi assicuro che ne vale la pena. La ferrovia è stata inaugurata nel 1915 ma tutt’oggi è funzionale e molto frequentata. Capisco perché gli umbri amano la loro ferrovia.
Dai finestrini dei treni della FCU (oltre alla imperitura ALn 776, la Automotrice Leggera a Nafta di cui ho già parlato, oggi fa servizio un moderno Pintoricchio, della famiglia del Minuetto) scorre il più tipico paesaggio umbro.
È veramente molto piacevole farsi cullare dall’andamento lento del nostro mezzo di trasporto, mentre lo sguardo spazia dappertutto.
Se non avete per il momento il tempo di salire a bordo dei convogli della FCU, mi permetto di suggerirvi Un viaggio in Umbria, un grande libro di una casa editrice umbra, la Edimond di Città di Castello (PG).
Articolo tratto dal sito del Movimento per la Decrescita Felice
27 Aprile 2009 - Scrivi un commento