Ad informarci di questa importante iniziativa è il consorzio Ecogas, una figura rappresentativa nel comparto gas autotrazione, Gpl e metano costituitasi nel 1992, che coordina le prenotazioni per la conversione a gas degli autoveicoli (che si possono effettuare direttamente sul sito) e raccoglie le adesioni di officine e concessionarie che vogliono aderire alla campagna.
Una promozione da non perdere per tutte le persone fisiche e giuridiche che vogliono alimentare i propri autoveicoli a Gpl e metano. Queste, infatti, - come ricorda il consorzio Ecogas - riceveranno un contributo di 350 euro per la conversione a Gpl e di 500 euro per la conversione a metano.
Potranno usufruire di queste agevolazioni anche i veicoli nuovi acquistati dal concessionario già equipaggiati a gpl o a metano ma non omologati anche a gas dal costruttore.
Ma gli incentivi non finiscono qui, sottolinea Ecogas. Per questo nuovo anno appena iniziato, il Ministero ha infatti messo a disposizione circa 102 milioni di euro per tutti i mezzi che appartengono alle categorie “m1” e “n1”, cioè quei veicoli adibiti al trasporto di persone aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente nel primo caso, e quei veicoli adibiti al trasporto merci aventi massa non superiore a 3,5 t nel secondo caso.
Una scelta positiva per l’ambiente e per le tasche degli italiani.
Sono già in tanti, infatti, ad aver colto l’occasione, anche se alcuni installatori hanno “lievitato” i costi dell’impianto rispetto ai preventivi fatti subito prima dell’incentivo.
“I contributi verranno detratti sotto forma di sconto direttamente in fattura dall’officina di installazione o dal concessionario a cui gli aventi diritto si rivolgeranno”, spiega Alessandro Tramontano direttore del consorzio Ecogas, “e l’incentivo verrà assegnato in ordine cronologico di prenotazione”.
Questa campagna si inserisce nella strategia anti-smog adottata dal Ministero, che da una parte promuove la diffusione di veicoli a minor impatto ambientale in ambito urbano e dall'altra incentiva l'uso del mezzo pubblico. Le auto a metano e a gpl, infatti, possono circolare anche quando vi sono limitazioni alla circolazione per smog.
Un progetto importante, che mira all'abbattimento di un grande inquinante, il Pm10, che oggi rappresenta, insieme alle altre polveri sottili, uno dei rischi maggiori per l'aria delle città italiane.
Il metano o gas naturale (CH4), infatti, è uno dei carburanti più ecologici tra quelli basati su fonti non rinnovabili, è molto abbondante in natura e non si ottiene attraverso processi di raffinazione, ma è pronto all'uso fin dall'origine.
Il metano è inodore, incolore ed insapore e la sua composizione chimica determina una produzione di CO2 molto inferiore rispetto agli altri combustibili.
La sigla GPL indica, invece, “Gas di Petrolio Liquefatto”, un sottoprodotto della raffinazione del petrolio greggio. Il nome deriva dal fatto che i componenti sono in forma gassosa a temperatura ambiente ed a pressione atmosferica, ma vengono liquefatti a pressione secondo una logica di economizzazione del loro trasporto. Per dare un esempio, una bombola da 40 dm3 di metano contiene circa 6 kg di gas, compresso a oltre 20 MPa; una bombola di pari volume di GPL ne contiene circa 20; di conseguenza l'energia fornibile è circa 3 volte superiore.
Le differenze sono notevoli!
Se vogliamo dare una mano di aiuto all’ambiente e alle nostre tasche approfittiamo dell’occasione con questa scelta davvero intelligente, ma non dimentichiamo che car sharing, taxi collettivi, biciclette, treni e metropolitane sono le soluzioni reali per sviluppare un trasporto pubblico efficiente, utile e differenziato e allo stesso tempo contribuire alla diffusione di campagne antinquinamento.
5 Gennaio 2009 - Scrivi un commento