La novità di quest’anno è la crisi e allora forse si spenderà di meno ma si spenderà comunque più di quanto si è fatto in questi mesi, per la felicità di chi, da settimane, ci dice che per risollevarci dobbiamo tener duro e continuare a comprare, comprare, comprare (ma con quali soldi se siamo tutti in crisi?).
“Dobbiamo” spendere e spenderemo perché alla fine non riusciremo a sottrarci al gioco della tradizione, perché in fondo ci piace preparare l’albero, perché è emozionante scartare i regali, perché è piacevole cenare con parenti ed amici, perché la casa colorata da addobbi e lucine cancella dalle stanze e dagli animi il grigiore dell’inverno.
Per goderci le feste, però, non dobbiamo necessariamente spegnere la ragione e farci trascinare come automi nella spirale dello spendo e spando. Così facendo a gennaio il Pianeta si ritroverebbe un gradino più avanti nella scala del malessere e noi ancora più in crisi di adesso.
E allora, come comportarci? Una giusta via di mezzo tra ragione e spensieratezza potrebbe essere la chiave per trascorrere un Natale felice e consapevole.
Ad esempio, le case illuminate dalle luci dell’albero sono senza dubbio più calde e natalizie, ma che senso ha tenerle accese anche la notte quando tutti dormono o quando la nostra abitazione è vuota? Avvolti dal calore della coperta ed immersi nel mondo dei sogni, che ci importa se il soggiorno è buio?
Un illustre esempio di consumo intelligente ci giunge da New York. Nella Grande Mela, l’albero di Natale più famoso del mondo, quello di Rockfeller Center, dall’anno scorso è alimentato con 30.000 luci led invece che dalle tradizionali lampadine. Ciò nel 2007 ha ridotto il consumo di energia di oltre la metà ed il numero di turisti incantati è rimasto invariato. Pensate quanta energia si risparmierebbe se tutti gli alberi fossero addobbati con lampadine a basso consumo.
Ricordo che un anno l’albero l’ho voluto vero. Siamo andati a comprare questo grande abete. Nel tragitto per portarlo a casa metà è rimasto in macchina, l’altra metà si è persa durante la fase dell’ addobbo: il giorno di Natale quell’albero era praticamente solo palline e rami spogli. Il 6 gennaio io e mia sorella non eravamo più così entusiaste e mia madre era stanca di pulire il tappeto di verde che ogni giorno inevitabilmente si creava. L’anno successivo abbiamo comprato l’albero sintetico, lo stesso che adesso, a più di dieci anni di distanza, è nel salone di casa mia: folto e perfetto come il primo giorno.
Se proprio amiamo gli alberi veri possiamo dimostrarlo regalando una foresta, o meglio, una parte di questa, che però continuerà a vivere laddove si trova e non verrà a morire nel nostro soggiorno. È questa la soluzione eco-sostenibile proposta da Life Gate Impatto Zero che offre a tutti la possibilità di dimostrare nel modo giusto il proprio amore per la natura “regalando” ai propri cari una porzione di foresta per compensare le emissioni di C02 generate dal nostro stile di vita quotidiano. Amare la natura vuol dire proprio questo: rispettarla e tutelarla, non possederla come un qualsiasi altro soprammobile. Ciò vale nel caso delle piante ma anche e soprattutto nel caso degli animali. Cani e gatti richiedono un impegno grande e costante e proprio per questo non dovrebbero essere regalati ai bambini per Natale con la stessa facilità con la quale si dona un peluche. Regalare un essere vivente è un gesto bellissimo ma che richiede una profonda consapevolezza di ciò che significa a lungo termine per chi lo riceverà. Pertanto, usiamo la testa prima di decidere.
Tante volte, d’altra parte, si donano oggetti assolutamente superflui comprati unicamente perché “bisogna” regalare qualcosa. Nella mia hit parade personale dei regali più inutili si piazzano al primo posto i portachiavi e, puntualmente, ogni anno ne spunta fuori almeno uno. Perché non ragionare prima di spendere dei soldi?
Una buona idea potrebbe essere quella di regalare abbonamenti per il cinema o per il teatro, offrendo così ai propri amici la possibilità di godere del dono ricevuto anche nelle settimane successive al 25 dicembre scegliendo loro stessi gli spettacoli preferiti.
Le alternative per un Natale intelligente sono infinite. Ad esempio potremmo orientare i nostri acquisti verso i mercatini solidali. Quello di Emergency sarà a Roma fino al 21 dicembre e qui potremo comprare oggetti provenienti dai paesi in cui l’associazione lavora, con la consapevolezza che i fondi raccolti potranno aiutare molti bambini.
Certo, muoversi in questi giorni potrebbe non risultare molto gradevole per via del traffico; il problema, però, potrebbe essere risolto girando con i mezzi pubblici e, quando è possibile, a piedi o in bici… La bici, ecco un altro regalo per invogliare i più pigri a muoversi un po’. Se non altro per smaltire i chili di troppo presi nei giorni di festa, un continuo mangia-mangia tra dolci, panettoni e soprattutto interminabili cenoni.
E anche in cucina stiamo attenti a cosa mettiamo in tavola. Se amiamo il pesce, per esempio, meglio scegliere pesce azzurro anziché tonno, pesce spada e gamberi pescati in maniera selvaggia e spesso illegale. Evitiamo anche di preparare quantità di cibo eccessive che inevitabilmente finiranno nella spazzatura.
Non facciamoci annebbiare del tutto occhi e mente da lucine e panettoni, riflettiamo un po’. Facciamolo per l’ambiente, per chi ci sta vicino, per chi non ha nessun motivo per festeggiare e facciamolo soprattutto per noi, per assaporare un pizzico di vera serenità… quella che, a pensarci bene, non si compra.
14 Dicembre 2008 - Scrivi un commento