Il calcolo, eseguito da Lifegate, è stato effettuato su un nucleo familiare medio di tre persone nel periodo compreso tra il 25 dicembre e il 6 gennaio, cioè i giorni in cui si innalza la soglia dei consumi: 386 i kg di CO2 stimati, generati dagli spostamenti (per acquisto regali, visite a parenti ed amici, gite fuori porta), dall’energia elettrica (consumi domestici, luci decorative), dalla produzione di rifiuti (carta da pacco, packaging vari), dall’utilizzo di acqua e dal riscaldamento per la maggior presenza in casa.
Così, ancora prima di chiedersi come finirà la guerra di cifre che proprio in questi giorni i grandi della Terra stanno combattendo a Copenhagen, è forse il caso che ognuno di noi si preoccupi di limitare il proprio impatto sull’ambiente.
In che modo? Ecco alcuni consigli per trascorrere un Natale sostenibile.
La maggior parte degli acquisti natalizi si concentra proprio in questi giorni: l’ovvia conseguenza di ciò è la paralisi del traffico cittadino. Per evitare infinite code in auto – che inevitabilmente conducono all’esasperazione e trasformano il piacere di fare un regalo in un odioso incubo – il consiglio è quello di utilizzare per gli spostamenti i mezzi pubblici.
Se proprio non è possibile fare a meno della macchina, allora ci si può organizzare con un paio di amici ed utilizzare un solo veicolo per andare a far shopping: si consuma meno benzina, si emettono meno CO2 e ci si diverte di più.
Le alternative alla plastica e alle pile sono infinite e anche sul web è possibile trovare tante idee regalo eco-sostenibili.
Numerose, poi, le idee per un eco-regalo al femminile: cosmetici contenenti ingredienti naturali e non testati sugli animali, saponette vegetali, borse in tessuto utilizzabili anche per fare la spesa e capi di abbigliamento in fibre naturali come il cotone, la canapa e il lino.
In generale, è bene preferire prodotti utili, durevoli, facilmente riparabili e realizzati con materiali non inquinanti e riciclabili.
Dalla scelta del regalo si passa a quella della confezione. Il consiglio è quello di utilizzare la carta riciclata al posto di quella normale e di evitare carta metallizzata, che contiene allumino e non è riciclabile. Infine, per decorare il tutto, corda, bastoncini di spezie e frutta secca rappresentano delle originali alternative ai fiocchi in plastica: nessuno, insomma, potrà definire il nostro regalo “il solito pacco”.
Dalle decorazioni di carta a quelle luminose. In questo periodo dell’anno molta dell’energia elettrica viene usata per alimentare gli addobbi luminosi. È preferibile utilizzare luci LED e lampadine a basso consumo ed eventualmente limitare le decorazioni elettriche e sbizzarrirsi con il fai da te impiegando prodotti riciclati.
Elettriche o di cartone, ecologiche o meno, le decorazioni natalizie anche quest’anno faranno da sfondo ai lunghi pranzi e alle abbondanti cene con parenti ed amici che, immancabilmente, riempiranno i giorni di festa e le pance di tutti noi.
Prima ancora di pensare alle pietanze, il consiglio è quello di usare stoviglie “vere”, piuttosto che usa e getta: si generano meno rifiuti e CO2. L’alternativa è la cena in stoviglie di bioplastica: piatti e bicchieri in amido di mais, biodegradabili in pochi mesi, ingredienti per il compost.
L’ananas, ad esempio, è sconsigliato perché per arrivare sino alle nostre tavole viene sottoposto a lunghe e complesse procedure di conservazione e trasporto, il che risulta nocivo sia per il nostro stomaco che per l’ambiente, considerata la quantità di emissioni di CO2 che il lungo percorso del dal produttore al consumatore comporta.
E se quest’anno stupissimo i nostri ospiti proponendo loro un menù vegetariano? Su MeatOut è possibile trovare tantissime gustose ricette.
Bisognerebbe quindi evitare di preparare pasti ipercalorici costituiti da innumerevoli portate, che spesso finiscono per non essere neanche consumate. In tal caso è consigliabile quando possibile, riutilizzare il cibo cucinato per preparare altri squisiti piatti.
Ingrediente fondamentale di una cena e, più in generale, di un Natale ecologico dovrebbe essere comunque la sobrietà.
14 Dicembre 2009 - Scrivi un commento