Caccia aperta tutto l'anno: l'Italia si mobilita

È passato al Senato un emendamento che annulla ogni vincolo imposto all'attività venatoria. Se fosse approvato anche alla Camera, non ci sarebbe più nessun freno alla caccia, che di fatto potrebbe restare aperta tutto l'anno. Le associazioni, i giornali e l'opinione pubblica si mobilitano contro questa decisione.

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di Andrea Degl'Innocenti

Divieto di caccia
In attesa del decisivo voto alla camera le manifestazioni di dissenso si moltiplicano
Caccia aperta tutto l'anno. Il 29 gennaio l'aula del Senato ha approvato un emendamento all’articolo 38 della legge Comunitaria che consente alle regioni di autorizzare la caccia al di fuori del periodo fissato dalla legge. Si cancella in pratica ogni vincolo all'attività, sovvertendo per l'ennesima volta le direttive europee in materia venatoria.

Se la legge passasse anche alla Camera, sarebbero dunque le regioni a dover decidere in materia, senza nessuna imposizione “dall'alto”. Le stesse regioni che da anni abusano delle deroghe – uno strumento pensato dalla UE per far fronte a vere e proprie emergenze – per liberalizzare la caccia in maniera sistematica al di fuori dei cinque mesi fissati dalla legge (fino ad ora). Le stesse regioni, che con le loro ripetute violazioni hanno fatto aprire un contenzioso alla corte di Bruxelles che potrebbe costarci sanzioni economiche salatissime. A loro è affidato il diritto di legiferare.

Al momento della votazione si sono levate voci di dissenso persino nella maggioranza. Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha gridato al colpo di mano, mentre quello Turismo Michela Brambilla ha dichiarato il provvedimento inaccettabile. L'opposizione si è schierata compatta nel condannare la decisione del senato, lamentando l'assenza di un parere scientifico vincolante all'interno della decisione.

Uccello ucciso da cacciatore
Preoccupano in particolar modo alcune specie di uccelli migratori già a forte rischio estinzione.
La mediazione annunciata dal ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi ha avuto esiti piuttosto modesti, riuscendo a vanificare l'emendamento solo per quanto riguarda la caccia alla lepre, alla volpe e al coniglio selvatico, i cosiddetti mammiferi “non ungulati”.Niente da fare per tutti gli altri. Preoccupano in particolar modo alcune specie di uccelli migratori già a forte rischio estinzione.

Inutile è stato l'appello in extremis del Wwf, la cui pagina web ha fatto registrare 10.000 contatti nella giornata di giovedì 28 gennaio, con oltre mille commenti pervenuti; un vero e proprio tam tam che in poco piu di 24 ore ha coinvolto non solo facebook e i principali social network, ma ha anche più direttamente i navigatori con l’invio di e-mail e la partecipazione ai blog.

Esemplificativo della reazione contrariata dell'opinione pubblica il commento di un lettore sul blog “Cacciatori brava gente” del Wwf: “se l’emendamento dovesse passare allora mi dichiarerei cittadino extracomunitario non riconoscendo più l’Italia come mio paese”. Il Wwf ha inoltre pubblicato sul proprio sito la lista dei senatori che hanno votato a favore dell'emendamento.

In attesa del decisivo voto alla camera, le manifestazioni di dissenso si moltiplicano. A Pescara il 31 gennaio è stato organizzato un a passeggiata ecologica contro la caccia, seguita da un sit in. Anche alcune testate nazionali si sono mobilitate. Repubblica ha lanciato un appello in cui chiede ai propri lettori di mandare foto e testimonianze, consapevole che ben nove italiani su dieci sono contrari alla caccia libera tutto l'anno.

La sagoma di un cacciatore
"È necessario attivarsi su tutti i fronti per far sentire la nostra pressione a tutti i livelli contro la liberalizzazione della caccia"
E la protesta non si ferma qui. Sono circa 150 le associazioni coinvolte; in prima linea anche l'Associazione vittime della caccia, che fa presente in un comunicato che “è necessario attivarsi su tutti i fronti per far sentire la nostra pressione a tutti i livelli contro la liberalizzazione della caccia, con questo ennesimo tentativo in atto al Senato”.

E propone “ognuno di noi può fare molto per creare le condizioni affinché i media rendano pubblico il nostro dissenso a questa barbarie, scrivendo alle testate giornalistiche. Il coordinamento delle Associazioni di cui facciamo parte sta facendo pressione politica ai Ministri affinché ostacolino questo iter”.

Che i cittadini italiani siano fortemente contrari alla caccia, lo ribadisce anche Marco Roveda, fondatore di LifeGate e Presidente di LifeGate Planet Onlus, che si chiede perché il Parlamento ignora la volontà del 90% degli italiani che è contro la caccia?. E poi continua: “chiediamo un gesto di civiltà, organizziamoci, proponiamo un referendum per abolire definitivamente la caccia”.

La speranza condivisa è che una mobilitazione di massa di associazioni, giornali ed opinione pubblica riesca a far arenare la legge alla Camera, ad imporre un dietrofront ad alcuni politici sensibili, se non all'ambiente, al gradimento pubblico, soprattutto in periodo elettorale.

A ricordar loro che due sole settimane fa veniva inaugurato a Berlino l'Anno Internazionale della Biodiversità. Chissà, forse qualcuno si è scordato di avvertire Montecitorio.

Qui di seguito segnaliamo alcuni appelli ed iniziative:

Appello delle associazioni ambientaliste a Berlusconi
Blog del Wwf "Cacciatori brava gente"
Appello di Repubblica

PER SAPERNE DI PIU' SULL'ARGOMENTO
A che Serve la Caccia?

 il nuovo libro di carlo consiglio e vincenzino siani esamina nella sua complessità la realtà della...
Continua...
 
31 Gennaio 2010 - Scrivi un commento
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6 lettori hanno commentato questo articolo:
4/2/10 11:05, licia ha scritto:
complimenti per l'articolo
3/2/10 07:12, rosella cicogna ha scritto:
non si tratta soltanto di salvare le specie in estinzione: si tratta di sradicare la cultura della morte. Che divertimento si prova nel veder agonizzare, sbattendo le ali e torcendosi per terra, una creaturina di pochi grammi? La morte è morte, è fine di tutto. Anche ammazzare inutilmente, per vedere quanto siamo forti e potenti, un verme, un grillo, un ragno, può alterare l'equilibrio della natura. Se non sono pericolosi per noi (in Italia, che io sappia, non vivono animali pericolosi per l'uomo), se non ce ne dobbiamo difendere, perchè uccidere? Io prendo in mano gli scorpioni per metterli fuori di casa e, vi assicuro, quando li prendo si rattrappiscono tutti: hanno paura di me! E' naturale: quanto pesa uno scorpione? Io 55 chili!!!!!! NON POSSO AVER PAURA DI UNO SCORPIONE!!!! Faccio finta per uccidere e sentirmi forte: ho potere di vita e di morte!!!!!!! (Che fusti!!!!)
2/2/10 13:04, maria ha scritto:
a beppe spina : e' vero che c'e' poco rispetto per la natura, a pochi importa di non inquinare la terra e le falde acquifere, di non tagliare inutilmente gli alberi che danno ossigeno, e molti se ne fregano dei fumi tossici dell'auto o del motorino ma anche suv o tir. tanto morti noi... "me ne frego" si diceva ai tempi della mi mamma... voi cacciatori, invece, che fate la raccolta differenziata, a proposito, tu la fai? personalmente? ma sai anche cosa e'? ecco, dicevo voi potreste dare un valido esempio , visto che ai politici per qualche oscuro motivo state a cuore, deponete le armi che la vita non e' un "gioco di ruolo" ... traduco, e' meglio, non e' che se piu' uno e' cattivo e piu' e' figo... o no?
2/2/10 04:36, ettore ha scritto:
Mi permetto di replicare a questo articolo..
La legge appena approvata procede a coordinare la nostra politica venatoria con quella dell Unione Europea..quindi lungi da sovvertire le direttive europee..
Per quanto riguarda poi la durata della stagione venatoria mi preme far presente come in realtà stiamo parlando di un potere dato alle regioni di anticipare la caccia di 10 giorni rispetto alla normativa attuale e posticiparla di altrettanti giorni. Voglio sottolineare peraltro come gia in questi anni alle regioni fosse concesso la proroga per anticipare la stagione a fine agosto..
Ah, il potere dato alle regioni è un potere dato dalla Costituzione stessa, in tema di decentramento..quindi non si è fatta una legge ad hoc..
1/2/10 15:58, peppe spina ha scritto:
senza noi cacciatori,che siamo i guardiani del bosco dove andrebbe a finire tutta la fauna e la flora,quindi per cortesia fatela finita.
1/2/10 13:02, rallo giovanna ha scritto:
Il popolo della libertà ha imparato bene la lezione di Berlusconi e prima di ogni elezione, esce il solito coniglio dal cilindro per imbrogliare quello che , a ragione, potrebbe essere chiamato il popolo della dabbenaggine e che, si spera, ormai ne abbia abbastanza di queste trovate preelettorali. Così ci hanno propinato il taglio delle tasse, l'abolizione dell'ici,le regalie alle gerarchie ecclesiastiche, il piano-casa ovvero il piano-scempio, lo scudo fiscale e ora, in mancanza di altro, la liberalizzazione della caccia. In verità la caccia che loro vogliono è quella ai voti dei creduloni, degli evasori, degli affaristi e dei senza-scrupoli.
Gli Italiani ci cascheranno anche stavolta o , con un soprassalto di dignità,di buon senso, di civiltà,faranno sentire il loro sdegno e la loro disapprovazione?
Mi chiedo con un certo sgomento, passata l'era di Berlusconi, chi rimuoverà tutte le macerie materiali e morali sotto cui sta seppellendo l'Italia?
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