Masdar in arabo vuol dire “sorgente” ed è questo il nome prescelto per la eco-città che presto sarà edificata ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi, ricchissima di petrolio. L’iniziativa rientra nell’interesse generale mostrato da questi paesi verso le energie alternative in previsione dell’esaurimento dell’ “oro nero” stimato fra poco più di un secolo.
Progettata dallo studio londinese Foster & Partners, specializzato nel campo dell’ecoarchitettura, Masdar sarà fondata non lontano dal mare, si estenderà per sei chilometri quadrati e potrà ospitare 50000 abitanti.
I lavori, il cui costo si aggira intorno ai 15 miliardi di dollari, saranno intrapresi a breve e si prevede che nel giro di pochi anni, entro il 2013, vedrà la luce un vero e proprio paradiso terrestre libero da emissioni CO2, senza rifiuti e circoscritto da un muro di cinta che ostacolerà il passaggio del vento torrido del deserto.
Questo straordinario microcosmo si servirà esclusivamente delle energie rinnovabili: l’elettricità sarà fornita da centrali fotovoltaiche solari ed eoliche e l’acqua sarà disponibile grazie ad un processo di desalinizzazione messo in moto dal sole. Per l’irrigazione delle aree verdi urbane e delle colture fuori città, invece, verranno utilizzate le acque di scarico cittadine trattate dai depuratori.
Non vi saranno automobili ad inquinare quest’oasi del deserto, ma gli abitanti si sposteranno comodamente grazie ad un efficientissimo trasporto pubblico con fermate ogni 200 metri e, inoltre, potranno raggiungere Abu Dahbi e l’aeroporto attraverso una nuova rete ferroviaria metropolitana.
La città più verde sulla Terra sarà non soltanto perfettamente funzionale ma anche estremamente pulita: grazie ai termovalorizzatori e al compostaggio si smaltiranno il 99% dei rifiuti prodotti dagli abitanti.
Masdar diventerà sede di numerosissimi centri di ricerca, formazione e produzione nel campo dello sviluppo sostenibile oltre che di società di finanziamento che svilupperanno e commercializzeranno tecnologie innovative per la produzione di energia.
Ricercatori, scienziati ed esperti finanziari faranno così di quest’angolo di paradiso un luogo privilegiato dove studiare le grandi questioni del presente, in primo luogo la sicurezza energetica e i cambiamenti climatici.
La città sarà senza dubbio una prestigiosa comunità di ricerca, ma non solo: questo “spicchio” di mondo incontaminato costituirà un esempio per tutto il Pianeta, una prova concreta del fatto che è possibile vivere rispettando l’ambiente.
Tante volte nella storia i centri urbani sono stati rimodellati in base alle esigenze del presente: adesso abbiamo l’esempio da seguire, una città perfetta… o quasi.
A Masdar si respira, non ci sono rifiuti né ingorghi stradali: tutto funziona alla perfezione.
Masdar è la città più verde del mondo, ma anche la più fredda, la più vuota: non ha un passato, non ha nulla da raccontare, non ha storia. È come un grande parco di divertimenti:senza ferite ma anche senz’anima.
Distruggere le città e costruire sulle macerie anonime metropoli ecologiche vorrebbe dire distruggere la memoria e non è certo questo l’obiettivo cui ambire: rendere Roma, con la sua storia e le sue leggende, una città ecosostenibile… questo il sogno da realizzare e la “Sorgente” ci indica la strada.
30 Gennaio 2008 - Scrivi un commento