A Firenze, i locali gestiti dall’Arci dovrebbero produrre circa un milione di bottigliette di plastica in meno, su territorio provinciale, entro la fine del 2008. Tutto ciò secondo un elaborato conteggio, che tiene in considerazione il numero dei soci Arci sul territorio fiorentino ed il consumo medio procapite all’interno dei locali gestiti dall’associazione di promozione sociale.
L’obiettivo è il frutto della collaborazione avviata tra S.i.d.e.a. Italia ed Arci, ed il numero viene fuori dal calcolo fatto da “Assonaturizzatori”. Il progetto prevede l’introduzione progressiva di acqua “naturizzata” prodotta da S.i.d.e.a. Italia, all’interno dei locali Arci.
L’acqua “naturizzata” è prodotta a partire dall’acqua potabile di rubinetto e dovrebbe avere caratteristiche organolettiche migliori rispetto a quest’ultima, almeno secondo quanto evidenziato dall’azienda produttrice. La “naturizzata” viene trattata, infatti, con naturizzatori aventi speciali filtri in grado di eliminare gli eventuali cattivi sapori e cattivi odori dell’acqua potabile, soprattutto per quanto riguarda il cloro.
Quest’acqua, quindi, dovrebbe essere l’alternativa in grado di far diminuire considerevolmente il consumo di acqua minerale in bottigliette di plastica. Il fine è, dunque, nobile, l’intento meritorio e l’iniziativa lodevole, anche se non si capisce perché non venga utilizzata l’acqua del rubinetto così come viene fuori; infatti, a Firenze, l’acqua del sindaco non solo è potabile, come ovvio per legge, ma ha anche una buona qualità organolettica, grazie ai filtri a carbonio attivo installati ormai da qualche anno nell’impianto di potabilizzazione dell’Anconella.
Molti locali pubblici hanno aderito alla campagna di Publiacqua per fornire, su richiesta dei clienti, acqua in brocca del rubinetto e l’iniziativa, da quanto è dato sapere, è appoggiata anche dagli stessi circoli Arci. Tralaltro, sono in aumento anche i cittadini che consumano l’acqua corrente quotidianamente durante i pasti e che hanno dimostrato di aver superato i pregiudizi spesso ingiustificati verso le acque potabili.
Quindi sembrerebbe non esserci assolutamente la necessità di filtrare l’acqua nella provincia di Firenze, potendo tranquillamente rilanciare e riaffermare la migliore delle acque in circolazione; quella naturale. Rimanendo quindi soddisfatti a metà per questa iniziativa, soffermiamoci sui lati positivi della campagna “Pensioniamo le bottigliette di plastica nei circoli Arci", espressi da Giacomino Tavanti, presidente di ‘Assonaturizzatori’, e Francesca Chiavacci, presidente Arci: ”Tra case del popolo, associazioni culturali e circoli, un milione di bottiglie in meno significa, in numeri concreti e veri, 100.000 euro di costi di smaltimento risparmiati, oltre a 162 milioni di combustibile fossile in meno da bruciare, 100 milioni di gas serra in meno da respirare e 7 milioni di litri di acqua non sprecata”.
23 Luglio 2008 - Scrivi un commento