La biodiversità gode di pessima salute. Secondo Legambiente ammonta a circa 50 miliardi di euro l’anno il costo derivante dal degrado degli ecosistemi, mentre secondo l’ultimo aggiornamento della Lista Rossa della IUCN (l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) un terzo delle forme viventi nei vari ecosistemi del nostro pianeta è a rischio di estinzione, e circa i due terzi degli ecosistemi nel mondo sono in declino.
“La crescita delle attività umane sta impoverendo la diversità delle specie a un tasso mille volte superiore a quello naturale” ha avvertito Ban Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite.
Legambiente, che ieri ha compiuto 30 anni, ha sottolineato che “per tutelare la biodiversità è fondamentale il contributo che le diverse politiche, locali e nazionali, possono dare nell’implementare processi di sviluppo finalizzati non solo alla conservazione e alla salvaguardia della biodiversità ma anche alla promozione di un uso sostenibile delle risorse dal punto di vista ambientale, economico e sociale”.
Nell’anno internazionale della biodiversità, Legambiente intraprende nuove azioni a favore della Biodiversità traducibili in progetti (Appennino Parco d’Europa) e campagne e iniziative specifiche per la conservazione della natura, molte delle quali hanno già contribuito a salvare dall’estinzione alcune specie - dall’orso bruno marsicano al lupo - la cui presenza nel territorio appenninico è di assoluta rilevanza nazionale e comunitaria.
Ed è proprio dall’Appennino che è partita l’ultima iniziativa di Legambiente: la Carovana degli Appennini, la campagna itinerante che fino al 20 giugno attraverserà queste coste rocciose con l’obiettivo di far conoscere e riscoprire queste montagne e le sue aree protette, custodi di biodiversità, di arte, cultura e tradizioni, contribuendo, per quanto possibile, a riattivare l’economia di territori spesso deboli e marginali, come quelli interni o montani, ma straordinariamente ricchi di risorse a volte ancora inutilizzate.
L’Appennino è coinvolto in una nuova geografia territoriale e istituzionale, definita dal numero e dall’estensione delle aree naturali protette che lo interessano e che ne fanno una realtà europea senza eguali, con un grande sistema ambientale e territoriale. Con il progetto APE – Appennino Parco d’Europa, Legambiente vuole comunicare la straordinaria relazione venutasi a creare tra l’Appennino e i parchi che sono intesi come strumento non solo di conservazione della natura, ma anche di riscatto culturale, economico e sociale per aree segnate da secoli di marginalità.
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