È proprio con questo spirito che nasce The Local Travel Movement, una piattaforma web che include le più innovative e curiose comunità mondiali attive nella promozione di una migliore comprensione dell’immersione turistica nella realtà locale. Sia come visitatori che come ospitanti si possano trarre le migliori esperienze.
The Local Travel Movement è appena nato, è online, infatti, solo da aprile 2010, e il suo scopo principale è stimolare il bacino di competenze e di passioni insite nelle 40 organizzazioni che hanno aderito, al fine di fornire un’ampia fonte di informazioni per i moderni eco-viaggiatori.
Tra queste Mynatour, un social network online che fornisce contatti tra la comunità ospitante e i viaggiatori indipendenti attraverso lo scambio di blog, esperienze personali e una conoscenza autentica della realtà locale. I membri di Mynatour possono condividere e scambiare l’esperienza relativamente alla propria realtà con i visitatori, che possono essere dai “vicini di casa” a persone provenienti dall’altra parte del mondo.
A questo si aggiunge il beneficio sostenibile della comunità attraverso la tutela dell'ambiente naturale e del rispetto degli equilibri e degli stili di vita.
E poiché viaggiare significa scoprire i mille aspetti del luogo in cui ci si reca, è attraverso un turismo sostenibile che ci si può immergere nella cultura di un posto, cercando di imparare il linguaggio locale, rispettando le persone, l’ambiente e il patrimonio storico culturale, mettendo in valigia uno spirito di adattamento, evitando comportamenti offensivi per gli usi e costumi indigeni, e non ostentando ricchezza stridente rispetto al tenore di vita locale.
Un comportamento in linea con molti dei principi che l'Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR) ha messo in evidenza. Il messaggio del movimento è, quindi, molto semplice. Investire da viaggiatore il proprio tempo e le proprie risorse nella comunità locale, contribuendo a conservare e a dare una marcia in più alla stessa comunità. Provare per credere.
Nati con la Rete
"questo libro parla di quelli che si recano al loro primo lavoro con le cuffie dell'ipod nelle orecchie, non... Continua... |