Peccato che il diritto alla salute sia tutelato dalla costituzione e che nessuno può negare ai cittadini l’accesso ai dati sulla qualità dell’ambiente. Inoltre migliaia di pagine di letteratura scientifica dimostrano che la presenza di sostanze quali l’arsenico nell’acqua potabile è strettamente e direttamente correlata con l’insorgenza di tumori.
Nonostante questo noi cittadini non possiamo sapere - secondo la nostra Asl - cosa beviamo. Ricordiamo, tra l’altro, che il consiglio comunale un anno fa aveva votato una mozione dando mandato alla giunta di pubblicare i dati delle analisi dell‘acqua: nulla da allora è successo.
Abbiamo quindi chiesto l’accesso ai dati anche all’amministrazione comunale e anche in questo caso non è andata molto bene. Il funzionario del comune Lungarini ci ha spiegato che i dati li potevamo solo visionare e non fotocopiare. La giustificazione? “Li metteremo sul sito”.
Paradossale. Non solo. Ci è stato negato l’accesso - sempre dal solerte funzionario comunale - alle analisi effettuate dall’Arpa Lazio lo scorso luglio. Ora attendiamo una risposta ufficiale in merito alla nostra richiesta.
Il rifiuto di fornire i dati sull’acqua da parte della Asl è un fatto grave. Noi sappiamo che il nostro comune ha dei parametri che superano - a volte anche di molto - i limiti stabiliti dalla legge italiana e dalle norme europee. Sappiamo che Acea Ato 2 ha chiesto ed ottenuto una deroga a questi limiti, concessa dalla Regione Lazio e dal Ministero della salute.
Renderemo noti i pochi dati che l’amministrazione comunale ci ha permesso solo di visionare. Sono decisamente preoccupanti. Nel 2009 in molti punti della città l’arsenico supera ancora i limiti di legge. In questo senso non riconosciamo i valori della deroga, che non sono stati previsti dall’organizzazione mondiale della salute e dall’Unione europea.
Nelle analisi fornite da Acea Ato 2 in almeno due casi - sul punto di prelievo, sembrerebbe - si è verificato uno sforamento anche del limite di deroga, ovvero oltre i 50 microgrammi/litro. Non sappiamo, fino a questo momento, quale intervento abbia programmato il sindaco e se la Asl abbia o meno segnalato questo superamento.
Il mancato accesso ai dati è stato segnalato immediatamente all’assessore all’ambiente della Regione Lazio Filiberto Zaratti, alla garante delle risorse idriche Lucia Pitzurra e al dirigente della segreteria tecnica operativa dell’Ato 2 Sandro Piotti. Fino a questo momento nessuno ha risposto. I veri problemi dei cittadini sembrano non interessare.
Il comitato si riunisce con tutti i cittadini che vogliono contestare le salatissime bollette di Acea al dopolavoro ferroviario, il mercoledì e il venerdì, dalle 16.30 alle 19.30.
Per altre informazioni potete visitare il blog del Comitato Acqua Velletri o scrivere a acquapubblicavelletri@gmail.com
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