Pendolari dello Stretto in un mare di guai

Ogni giorno molte persone intraprendono lunghi viaggi per recarsi sul proprio posto di lavoro. I pendolari dello Stretto di Messina devono percorrere appena 3 Km, ma nonostante la breve distanza le difficoltà sono davvero numerose. "Lo Stato non garantisce un servizio efficiente", questo lo sfogo del Comitato dei pendolari nei confronti dell'incapacità di chi governa.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Alessandra Profilio

stretto messina pendolari
La distanza che separa Messina dalla Calabria è di tre chilometri. Occorrerebbe solo un servizio efficiente di navi e che lo Stato sapesse fare imprenditoria
Sono tanti e quotidianamente attraversano il mare per raggiungere il posto di lavoro. Stanchi, esausti, indignati, sono i pendolari dello Stretto di Messina, quel pezzetto di mare che non separa soltanto la Sicilia dallo stivale ma anche le opinioni dei cittadini, degli amministratori e dei politici.

Pietro Interdonato è un ginecologo di Messina che da oltre 20 anni lavora in un ospedale nella provincia di Reggio Calabria. Giorno dopo giorno, i continui spostamenti da una regione all’altra lo hanno condotto ad una estrema esasperazione che, tuttavia, non si è tradotta in un rassegnato silenzio ma, al contrario, in un profondo impegno per far valere i diritti di chi si trova, letteralmente, sulla sua stessa barca.

Ecco, quindi, che nel 2006 Pietro Interdonato ha deciso di costituire il Comitato dei Pendolari dello Stretto, di cui è tuttora presidente. Lo abbiamo intervistato per saperne di più circa i problemi di mobilità e le esigenze di chi, volente o nolente, attraversa lo Stretto.

Pietro Interdonato, qual è la situazione dei trasporti nello Stretto di Messina e come nasce il Comitato di cui sei presidente?

Nel 2006 la città di Messina è stata liberata dalla schiavitù dei tir che da allora vengono dirottati a Tremestieri, frazione messinese a circa 8 km a Sud del centro cittadino. Nello stesso anno, quindi, vengono dimezzate le corse delle navi mentre i prezzi dei biglietti subiscono un aumento (sia quelli per i pendolari che per l’attraversamento con l’autoveicolo). Si è arrivati dunque ad una nave ogni 40 minuti: una situazione che non rispetta le esigenze di mobilità dei tantissimi pendolari che, a centinaia, stanno lì ad aspettare inferociti.

In seguito ad una petizione popolare e ad una raccolta firme, è nato dunque il Comitato dei Pendolari dello Stretto di Messina, con lo scopo di difendere il diritto ad una mobilità sostenibile per tutti coloro che, per motivi di studio o di lavoro, sono costretti ad usare la nave.

Chi gestisce i trasporti dello Stretto di Messina?

Le società che gestiscono i trasporti dello Stretto sono varie ma soltanto due predominano: una statale ed un’altra privata. Quest’ultima trasporta circa il 90% del gommato pesante e circa l’87% di quello leggero. I numeri parlano da soli: c’è un monopolio di fatto, dal momento che lo Stato controlla una fetta di mercato molto limitata.

Da tantissimi anni ormai si parla di Ponte sullo Stretto. Ritieni che questa grande opera possa costituire una soluzione per i problemi dei pendolari?

pietro interdonato comitato pendolari
Pietro Interdonato da oltre 20 anni attraversa ogni giorno lo stretto per recarsi nell'ospedale in provincia di Reggio Calabra dove lavora

No, a mio avviso, il ponte non si adatta alle caratteristiche fisiche dello Stretto, che è una zona sismica. Inoltre credo che il ponte potrebbe divenire un bersaglio terroristico nonché un pozzo senza fondo per la mafia e la’ndrangheta. Ciò che occorre è un servizio efficiente di navi, basterebbe che lo Stato sapesse fare imprenditoria.

Quali sono principalmente le richieste dei pendolari?

Il diritto alla mobilità. La distanza che separa Messina dalla Calabria (precisamente da Villa San Giovanni) è di tre chilometri, una distanza pari a quella da un quartiere all’altro della città. Tre chilometri possono essere percorsi a piedi, in bici, in auto… noi non abbiamo scelta. Noi siamo costretti ad utilizzare le navi e chiediamo che lo Stato garantisca un servizio efficiente piuttosto che abdicare al ruolo egemone che dovrebbe competergli. Ogni individuo ha diritto alla libera mobilità, noi, però, non abbiamo diritto alla “continuità territoriale”.

In quali iniziative si è concretizzato l’impegno del Comitato dei pendolari?

Ormai da tre anni facciamo sentire la nostra voce e denunciamo questa insostenibile situazione. Appena dieci giorni fa siamo stati ricevuti dalla commissione trasporti della Camera, il cui presidente, l’onorevole Valducci ha garantito che il problema verrà risolto.

Ci credi?

Deve per forza essere risolto! Altrimenti qui scoppierà un’48!

PER SAPERNE DI PIU' SULL'ARGOMENTO
Il Ponte Insostenibile

Lo stretto di messina è uno dei luoghi più suggestivi, "una delle più importanti opere d'arte naturali" del...
Continua...
Le Ragioni del No

Quelli contro la costruzione della tav in val di susa e del ponte sullo stretto di messina sono due casi...
Continua...
Grandi Opere

Le grandi opere sono il simbolo di un mondo antiquato, corrotto e cadente: sono superate e inutili per chi...
Continua...
 
26 Luglio 2009 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Un lettore ha commentato questo articolo:
28/7/09 09:38, lolle ha scritto:
Il servizio di trasporto sullo Stretto non è efficiente, perché si vuole avvalorare la costruzione del(l’inutile) ponte.
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
EBooks - Il Futuro dei Trasporti

Anteprima ebook L'inevitabile esaurimento dei combustibili fossili impone una nuova pianificazione nei...
Continua...
Manuale di Sopravvivenza alla Fine del Petrolio

Un'approfondita riflessione e un manuale ricco di suggerimenti e proposte concrete per modificare il...
Continua...
What's your country?

Dalla Liguria alla Grecia, dalla Turchia all'Iran, dal Pakistan all'India, dalla Thailandia al Laos, dal...
Continua...
Economia all'Idrogeno

Nonostante molti siano convinti che esista petrolio a sufficienza per il fabbisogno dei prossimi...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
TERRANAUTA TV
Alex Zanotelli e la privatizzazione dell'acqua
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità