Tra queste caratteristiche quella della eco-compatibilità non è sicuramente di secondo piano ed è forse proprio l’aver centrato in pieno questo obiettivo che ha dato la vittoria al Team della Università di Deakin di Melbourne.
La T2, o meglio T “quadro”, da loro progettata è infatti un’auto ad aria compressa, concettualmente simile alla Eolo presentata al Motor Show qualche anno fa ma, a quanto pare, con il vantaggio di aver risolto alcuni problemi che ne avevano fermato la messa in produzione da parte della indiana Tata.
La nuova T2 è un’utilitaria di piccola taglia con 3 posti per adulti e sfrutta l’idea di un australiano di origini napoletane, Angelo Di Pietro, il quale ha messo a punto il motore ad aria compressa, e quindi ad emissioni “zero”, di questa nuova vettura.
Altra caratteristica sono le tre ruote - che la rendono molto maneggevole negli spazi stretti - e una carrozzeria ultra-leggera, ma altrettanto resistente che permette al piccolo motore di raggiungere la rispettabile velocità di 100 km/h.
Ma la vera rivoluzione che potrebbe essere introdotta da questa nuova vettura e che le consentirebbe una rapida immissione nel mercato (si stima che il primo prototipo potrebbe essere pronto tra 3 anni circa), è data dal costo del carburante, stimato in 40-50 centesimi per un pieno di aria compressa, e dalla conseguente rete di rifornimento che potrebbe essere velocemente e semplicemente creata adattando l’esistente infrastruttura, contrariamente a quanto bisognerebbe fare con l’Idrogeno.
Ma non basta, tra la T2 che è ancora un sogno e la Prius che invece è già una piacevole realtà, si posiziona la Genepax, un prototipo di origine Giapponese che ha sotto il cofano un motore elettrico ad acqua che permette con un litro di viaggiare per un’ora fino a 80 km/h.
Ad ogni modo, che sia mossa dall’acqua, dal sole, dall’aria compressa, o da un mix di fonti, l’automobile del prossimo futuro sta rapidamente dimenticando i carburanti fossili. Che questa sia una scelta o un’inevitabile necessità lo scopriremo presto. Quel che è certo è che sarà comunque una svolta epocale.
27 Gennaio 2009 - Scrivi un commento