Marea nera, in tribunale i responsabili del disastro

A più di un mese dall'incidente della piattaforma petrolifera avvenuto nel Golfo del Messico, la situazione non sembra essere molto diversa dall'esplosione del 22 aprile. La Bp, intenta a realizzare un nuovo tentativo che possa arginare il disastro, dovrà rispondere di quanto accaduto. Cominciano quindi le inchieste civili e penali che porteranno in tribunale i responsabili del disastro. Queste le decisioni di Obama e del ministro della giustizia americano Eric Holder.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Salvina Elisa Cutuli

inquinamento petrolio coste louisiana
È trascorso più di un mese dall'incidente che ha causato l'affondamento di una base petrolifera di fronte le coste delle Louisiana e lo sversamento in mare di 5 mila barili di petrolio
È trascorso più di un mese dall'incidente che ha causato l'affondamento di una base petrolifera di fronte le coste delle Louisiana e lo sversamento in mare di 5 mila barili di petrolio, pari a 800 mila litri, che ondeggiano indisturbate tra le acque del golfo del Messico.

Nel corso di questo mese la situazione non sembra abbia avuto netti miglioramenti. Obama ha dichiarato lo stato d'emergenza e la Bp, la società britannica principale responsabile dell'incidente, che in tempi non sospetti aveva affermato che era improbabile che si verificasse una catastrofe del genere, ha cercato di tamponare il problema in un primo momento chiedendo suggerimenti tra i cittadini, poi negando qualsiasi spedizione di monitoraggio sul luogo dell'accaduto e infine tamponando una delle tre falle sul fondale del Golfo del Messico, la più piccola delle tre. Tuttavia, non ci sono ancora informazioni definitive sugli esiti e la stessa Bp non si sbilancia.

Intanto anche le coste dell'Alabama sono state raggiunte dal petrolio. Il ministro della giustizia americano Eric Holder ha affermato: "se troveremo prove di comportamenti illegali, la nostra risposta sarà forte", sulla stessa scia Obama: "porteremo in tribunale i responsabili del disastro se sono state violate le leggi". "Faremo in modo che la Bp mantenga le sue promesse, e che debba rispondere di quanto accaduto", ribadendo appunto che la Bp sarà responsabile di tutte le perdite provocate.

Proprio qualche giorno fa, Doug Suttles, uno dei dirigenti della multinazionale britannica, durante una conferenza stampa a Port Fourchon in Louisiana, ha dichiarato pubblicamente le prossime mosse che la Bp intende compiere. Dopo avere reciso il braccio mobile del pozzo, la Bp intende piazzare una sorta di tappo con cannuccia (per portare il greggio su un nave in superficie) sul “Blowout Preventer” (Bop), la supervalvola del pozzo, secondo alcuni esperti difettosa sin dall'inizio. Operazione ribattezzata dalla stampa americana con “Cut and Cup”, cioè taglia e tappa.

Anche il regista americano James Cameron si è offerto come consulente in qualità di esperto dei fondali marini e anche come proprietario di una flotta di mini sommergibili, robot radiocomandati e un sistema all’avanguardia per le riprese cinematografiche subacquee da 400milioni di dollari. I vertici della compagnia petrolifera che hanno rifiutato l'aiuto sono stati definiti “imbecilli” da Cameron.

barack obama louisiana disastro petrolio
Le preoccupazioni di Obama crescono al punto da sostenere pubblicamente che “un'America che marcia solo con il petrolio non deve essere la visione che abbiamo per i nostri figli”
Intanto le preoccupazioni di Obama crescono al punto da sostenere pubblicamente che “un'America che marcia solo con il petrolio non deve essere la visione che abbiamo per i nostri figli”. Il presidente americano vuole nominare altri cinque esponenti della commissione che dovranno consegnare, entro sei mesi, un rapporto sulla situazione, oltre che dare suggerimenti per evitare il ripetersi di un dramma come questo. Secondo il presidente servono altre leggi, perchè quelle in vigore non funzionano. Lo dimostra quest'ultimo incidente.

Per cercare di quantificare il danno prodotto da questa fuoriuscita di petrolio l'Istituto di ricerche dell'Acquario di Monterey (Mbari) in accordo con il dipartimento Usa per gli oceani e l'atmosfera (Noaa) ha mandato in esplorazione un sommergibile nelle acque inquinate del Golfo del Messico con lo scopo di ottenere informazioni sul petrolio che fuoriesce dal punto perforato della piattaforma Deepwater Horizon. Il robot inviato può misurare le caratteristiche fisiche dell'acqua, come temperatura, salinità e concentrazione di ossigeno, nonché registrare elementi come la clorofilla contenuta nelle microscopiche alghe di profondità o le quantità di inquinanti, come il petrolio, che si trovano in una particolare zona. Raggiungendo una profondità operativa di 1.500 metri può monitorare da vicino il punto da dove fuoriesce il petrolio che sta inquinando il Golfo del Messico, ed essere così d'aiuto per definire portata e caratteristiche del disastro.

PER SAPERNE DI PIU' SULL'ARGOMENTO
Petrolio

Un noto giornalista del finacial times, esperto di problemi energetici, fornisce informazioni indispensabili...
Continua...
Petrolio e Dopo?

Per tutto il xx secolo gli allarmi sulla fine del petrolio sono stati lanciati con cadenza regolare: già...
Continua...
4 Giugno 2010 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Un lettore ha commentato questo articolo:
15/7/10 13:15, fabio inventore free enery socio wwf ha scritto:
circa un mese fa inviai alla white house una tecnica di ostruzione consistente nel calare sul tubo/ falla un plinto cubico di cemento pieno avente 15 metri di lato,purtroppo invano,dato che sempre per ostacoli burocratici PROMOSSI DA BP ,nessuno puo intervenire ,solo la bp.e difatti si è visto quanto sono bravi...ad inquinare.persino a peggiorare col corex diluente tossico,invece di usare quello naturale,piu efficace,denominato maggiordomo.finchè la potenza degli incompetenti,come dice camerun giustamente,avra prevalenza,soprattutto economica,non se ne esce.se camerun facesse un film sulla mia vita,altro che AVATAR.si capirebbe cosa significa lottare da solo per la tutela ambientale contro tutto il sistema avverso.sacrificio,perdita della salute personale,isolamento tedioso,fatica,abbandono,classico dei geni incompresi,tipo antonio meucci.ma sono ancora qui perchè l amore che ho per la natura e la vita prevalgono.
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Il Mondo Secondo Monsanto - DVD

Un film-indagine che ci porta a riflettere sulle basi etiche della nostra società dei consumi: trasparente,...
Continua...
Guida alla Sopravvivenza

Secondo la prospettiva olistica la terra costituisce un grande organismo di cui fa parte anche l'uomo, il...
Continua...
La Prossima era Glaciale

65 milioni di anni fa, i dinosauri vennero spazzati via dalla faccia della terra da qualcosa di terrificante...
Continua...
Geopolitica dell'Acqua

L'acqua è alla base della vita del pianeta. è, dunque, un bene comune o un bene economico? l'acqua è la...
Continua...
Ecologia Profonda

In questo libro vengono distinti per chiarezza due tipi di ecologia: una "ecologia di superficie" che...
Continua...
Cosa Mangia il Pollo che Mangi

Che cosa ha mangiato il pollo che stiamoper gustare in punta di forchetta?come sono stati coltivati i fagioli...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
TERRANAUTA TV
Alex Zanotelli e la privatizzazione dell'acqua
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità