Nei mesi scorsi c'è stato un aspro conflitto tra i coordinamenti locali e le amministrazioni pubbliche per quanto riguarda la realizzazione in quasi tutti i Comuni della Bat di impianti a Biomasse e Inceneritori.
Dopo le mobilitazioni dei comitati di base, alcune amministrazioni Pubbliche hanno fatto una mezza marcia indietro, tra questi il Comune di Barletta che ha sospeso l'iter per la realizzazione della centrale a Biomasse mostrandosi disposta ad un confronto con le associazioni e i movimenti per cercare quel consenso sulla vicenda che di fatto non ha.
Purtroppo l'amministrazione di Barletta dopo la sospensione dell'iter per la centrale ha avuto l'infelice idea di patrocinare il Forum energetico internazionale e di farlo passare come uno dei primi momenti di discussione nella città per quanto riguarda le tematiche energetiche.
Quello che lascia sgomenti, e soprattutto pone dei seri interrogativi, è il fatto che nel Forum Energetico Internazionale tra i temi in discussione non solo si parlerà di centrali a biomasse e inceneritori, ma anche di nucleare e petrolio.
Per questo ormai l'appuntamento del 16 e 17 giugno a Barletta perde il suo carattere locale per inserirsi in una dimensione nazionale e internazionale dove la regione Puglia gioca un ruolo di primissimo piano per quanto riguarda la questione del nucleare e delle esplorazioni petrolifere.
Infatti, tra le aziende che sponsorizzano il forum energetico, c'è il gotha del capitalismo internazionale per quanto riguarda la costruzione di strutture e infrastrutture collegate alla realizzazione di impianti nucleari, rigassificatori e impianti per estrarre petrolio.
La Puglia, quindi, territorio sempre più considerato "servitù energetica", già asservito agli interessi delle grandi aziende dell’energia, vive oggi la fase maggiore di industrializzazione che lascia sul campo migliaia di disoccupati proprio nel peggiore periodo della crisi.
Su tale disperazione si vuole far leva per rilanciare un nuovo attacco al territorio proponendo un modello di sviluppo neocolonialista basato su centrali nucleari, rigassificatori, centrali a biomasse, inceneritori... cancellando ogni possibilità di costruire un modello di società incentrato sul rispetto dell’ambiente e sulla giustizia sociale.
proponendo ricette, come quella nucleare e del petrolio, che non hanno nulla di innovativo, scaricando sulle popolazioni gli elevatissimi costi sociali e ambientali.
Tutto ciò ci ha spinto come "Coordinamento No Biomasse e Inceneritori" a costruire nei giorni del forum energetico internazionale “L’Altro Forum dell’Energia” cercando di porci come obiettivo primario quello della partecipazione dei cittadini su tematiche che riguardano il futuro di tutti.
Scopo dell’altro forum è aprire una seria riflessione sulle tematiche energetiche, soprattutto in un momento di grave crisi economica, cercando di costruire dal basso un progetto che punti a salvaguardare l’unica risorsa di cui disponiamo cioè il nostro territorio.
Pensiamo che un uso corretto delle nostre risorse possa essere accompagnato da un serio sviluppo delle fonti di energia realmente rinnovabili come il fotovoltaico, l’eolico, il geotermico, cercando però di abbandonare la strada che finora è stata intrapresa, e cioè un massiccio ricorso ad impianti che sottraggono territorio all’agricoltura, e puntando invece su piccoli impianti che rispondono ai bisogni della gente.
Per questo rivolgiamo un appello a tutte le realtà che si battono nei propri territori contro progetti devastanti per l’ambiente e la salute dei cittadini a partecipare all’Altro Forum dell’Energia che si terrà a Barletta nei giorni 15 e 16 giugno attraverso delle conferenze, e giovedi 17 con una manifestazione per ribadire che un altro modello di sviluppo è possibile e necessario.
"Coordinamento No Biomasse e Inceneritori"
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