L'Europa combatte il commercio di legname illegale
Ieri, 4 maggio, 49 dei 68 membri della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo hanno votato perché in Europa venga vietato il commercio di legname raccolto illegalmente e prodotti derivati e per garantire la trasparenza dei prodotti del legno lungo tutta la filiera produttiva.
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“Il Parlamento ha dato un segnale forte, ribadendo con fermezza che è il momento di agire e di fare scelte responsabili, in linea con le esigenze di tutela e conservazione delle risorse naturali” “Il Parlamento ha dato un segnale forte, ribadendo con fermezza che è il momento di agire e di fare scelte responsabili, in linea con le esigenze di tutela e conservazione delle risorse naturali” – ha detto Massimiliano Rocco, responsabile TRAFFIC e Timber Trade del WWF Italia –.
“Dobbiamo riuscire a rendere illegale l’importazione e il commercio in Europa di legname raccolto illegalmente. Per questo, occorre promuovere un sistema di controlli che dia a tutti i cittadini europei la certezza di acquistare prodotti legali, che non provengono da processi di deforestazione”.
“Per il 93% dei cittadini europei intervistati per un sondaggio nel 2009” – continua Massimiliano Rocco del WWF Italia – “è importante che legname e prodotti derivati venduti in Europa siano prodotti e commercializzati in maniera legale. Dopo anni di ritardi è ora che le istituzioni europee rispondano in maniera adeguata a questa richiesta e si assicurino che l’Europa faccia la propria parte per combattere il commercio di legname illegale sul proprio mercato e per contribuire alla tutela delle foreste entro i propri confini o all’estero. Oggi possiamo ancora intervenire per invertire la tendenza distruttiva attuale e conservare per le generazioni future le ultime foreste naturali del nostro pianeta e contribuire ad arrestare i cambiamenti climatici”.
Dopo il successo di ieri, 4 maggio, il WWF chiede al resto del Parlamento Europeo e ai Ministri dell’Agricoltura di raggiungere un accordo sulla legislazione più efficace per combattere attività illegali nel settore del legno e per proteggere le foreste, la biodiversità e le comunità locali in tutto il mondo.
5 Maggio 2010 -
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