Il 10% dell'energia elettrica consumata dalla prima e storica metropolitana milanese viene, infatti, da un impianto fotovoltaico posizionato sopra il tetto del deposito ATM di Precotto. L'impianto che ricopre una superficie di 23.000 metri quadrati ha permesso nei 3 mesi di attività - è entrato in funzione a Novembre 2009 - un risparmio di 70.000 Kg di CO2.
"L’avvio dell’attività del tetto fotovoltaico del deposito di Precotto è un tassello importante del piano d’efficienza energetica messo a punto dal 2008" precisa Elio Catania, presidente di ATM, e prosegue "Il progetto, che coinvolge tutti i processi produttivi, porterà ad un risparmio medio di 14 milioni di kWh/anno di energia elettrica tra il 2007 e il 2010".
Questo ovviamente si traduce in un risparmio per tutta l'azienda dei trasporti milanesi che oltretutto si trova a pagare l'energia prodotta con il fotovoltaico solo 0,097euro per kilowattora, un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello classico di mercato.
Ma come è stato possibile realizzare tutto ciò e quanto è costato? La realtà è che gran parte del merito va ad una impresa terza, la ESCO Dedalo, che paga un affitto per il tetto del deposito di Precotto sul quale ha poi realizzato l'impianto attingendo al Conto Energia, l'importantissimo incentivo che ha permesso all'Italia di essere seconda in Europa dietro la Germania per quanto riguarda l'energia prodotta da fotovoltaico.
Ovviamente, siccome l'Italia è l'Italia ora il Conto Energia sta andando ad esaurirsi con tariffe sempre più ridotte e c'è da chiedersi se in futuro saremo quindi capaci di mantenere il podio del fotovoltaico, ma soprattutto se da questo potranno ancora nascere progetti positivi come quello della metropolitana milanese.
11 Marzo 2010 - Scrivi un commento