Clima, la Micronesia fa ricorso al Ministero dell'Ambiente ceco

A gennaio l’arcipelago della Micronesia ha fatto ricorso al ministero dell’ambiente ceco per l’espansione di una sua centrale a carbone. I micronesiani temono che le risultanti emissioni di CO2 facciano aumentare il riscaldamento globale e di conseguenza il livello del mare, minacciando così le loro isole.

di Elisabeth Zoja

Che motivo ha un arcipelago del Pacifico per denunciare la Repubblica Ceca? La causa è più che valida e riguarda la conservazione delle isole della Micronesia, che sono prive di altitudine e situate quindi al livello del mare. La Repubblica Ceca ha annunciato l’espansione di una centrale a carbone, le cui emissioni faranno aumentare il riscaldamento globale e di conseguenza anche il livello del mare. Per questo a gennaio l’arcipelago del Pacifico ha indirizzato un documento al ministero dell’ambiente di Praga, chiedendo di rivedere il progetto.

Dove si trova la Micronesia?

Gli Stati Federali della Micronesia sono composti da oltre 600 isole situate circa 3.000 chilometri a nord-est dell’Australia. ‘Micro-nesia’ significa ‘piccole isole’; essendo dunque sia piccole che distanti, sono sconosciute alla maggior parte degli europei. Eppure viviamo tutti nella stessa realtà, ma soprattutto nella stessa acqua, che sale di livello qui come a 13.000 chilometri di distanza.

Così la Micronesia si sente minacciata da una centrale di CEZ, il maggior produttore energetico ceco e la più proficua compagnia di questo ramo per gli investitori del mondo (secondo uno studio pubblicato da Boston Consulting nel novembre 2009).

Anche l’anno scorso, periodo in cui le conseguenze della crisi economica si facevano sentire quasi ovunque, CEZ è riuscita ad aumentare i suoi profitti rispetto agli anni precedenti. Per questo ora investe nell’espansione delle sue centrali, come quella di Prunerov. CEZ dichiara di aver modernizzato gli impianti di tale centrale, riducendo così le emissioni di CO2 di 3 milioni di tonnellate l’anno. Ma ai micronesiani non basta, qualsiasi installazione aggiuntiva minaccia la loro sopravvivenza.

Non sono solo gli abitanti dell’arcipelago a protestare contro l’espansione di Prunerov; partecipano anche gli ambientalisti cechi e quelli tedeschi, data la vicinanza della centrale al confine con la Germania.

Dunque a gennaio il ministero dell’ambiente ceco ha chiesto una valutazione internazionale e indipendente del progetto di espansione. Il ministero non ha però precisato la data entro la quale si dovesse realizzare lo studio. Così da due mesi, cechi e micronesiani aspettano. Non possono che sperare che l’espansione della centrale non abbia luogo prima della sua valutazione.

7 Marzo 2010 - Scrivi un commento