A Copenaghen si è aperto il vertice sul clima, una kermesse penosa durante la quale i vertici politici degli stati che governano il mondo, contornati dai dirigenti delle lobby che li sostengono e dirigono, fingeranno di preoccuparsi per la grave situazione in cui versa la biosfera, martoriata in maniera sempre più massiccia dall’aggressione della tecnosfera. Un teatrino dell’assurdo, all’interno del quale uomini politici incravattati disquisiranno amabilmente fra una tartina al salmone e un bignè alla panna, riguardo al modo migliore di capitalizzare in termini di profitto di banche e multinazionali, l’allarme lanciato ed il business verde che ne conseguirà. Il tutto ostentando serafica calma e facendo riferimento ad un asse temporale che arriva al 2050, quando la maggior parte di loro avranno smesso da tempo di calcare il suolo di questo disgraziato pianeta.
Curioso come a Copenaghen l’unica preoccupazione continui a rimanere la quantità delle emissioni di CO2, quasi tutti gli altri agenti inquinanti e cancerogeni prodotti dall’attività dell’uomo non esistessero neppure.
In Italia la nuova inaugurazione (la seconda in una settimana) del TAV Frecciarossa, allegata alla menzogna secondo cui la linea sarebbe completata, è stata l’occasione per un aumento generalizzato del prezzo dei biglietti, unitamente ad un altrettanto generalizzato taglio di convogli, finalizzato a “costringere” i passeggeri ad usufruire obbligatoriamente dell’alta velocità che altrimenti, anche a causa dei costi, resterebbe cosa per pochi intimi.
Ancora in Italia, mentre il Papa, i Cardinali ed i Vescovi fanno a gara con Napolitano nel dispensare sermoni costruiti sul nulla ed intrisi di retorica, continua a tenere banco la tenzone infinita fra detrattori e sostenitori di Silvio Berlusconi. Convinti, i primi, che qualunque problema del paese sia una conseguenza della presenza del Cavaliere alla guida del governo. Convinti, i secondi, che davvero il governo si stia prodigando per costruire un’Italia migliore.
Il problema maggiore (oltre alla noia connaturata nell’annosa diatriba) è costituito tanto dalla reale natura di un’opposizione così indecifrabile ed articolata da arrivare a spaziare da Montezemolo e De Benedetti fino alla CGIL e ai centri sociali dell’estrema sinistra, passando attraverso il giustizialismo di Di Pietro, le Coop del PD e le smanie di rinascita democristiane di Casini e Rutelli.
Come ciliegina sulla torta ieri sera è arrivata anche l’aggressione pugilistica a Berlusconi (voluta, cercata, trovata?) con annesso cazzottone in faccia e ricovero in ospedale, a rassicurarci sul fatto che anche la prossima settimana inizierà così com’è finita questa. O con Silvio o Contro di lui, tanto ai problemi dell’Italia ormai pensa la UE, dopo che tutti i partiti all’unanimità l’hanno delegata a farlo, tramite la ratifica del Trattato di Lisbona.
Articolo tratto da Il Corrosivo
Grandi Opere
Le grandi opere sono il simbolo di un mondo antiquato, corrotto e cadente: sono superate e inutili per chi... Continua... |
EBooks - Lo Stivale di Barabba
L'inevitabile esaurimento dei combustibili fossili impone una nuova pianificazione nei trasporti. nell'arco... Continua... |