Fazio ha quindi concluso dicendo che "l'incidenza di mortalita' del virus H1N1 e' dello 0,02 per mille, rispetto allo 0,2 per mille della stagionale che dunque e' 10 volte piu' aggressiva dell'influenza A".
Trovo l'assenza di reazioni a tali clamorose affermazioni grave e sorprendente, per due motivi. Primo: perché nessuno ha fatto notare che i calcoli sono sbagliati? 8 mila morti su 4 milioni di malati, infatti, fa un morto su 500, cioè due per mille; 11 morti su 400 mila, invece, fa uno ogni 36.363 malati, cioè lo 0,027 per mille. In altre parole, l'influenza A è non dieci, bensì 72,7 volte meno letale della comune influenza stagionale.
Il punto più importante, tuttavia, è il secondo. Mettiamo anche che siano 10 e non 72,7 volte; ma possibile che nessuno, una volta sentiti i dati del viceministro (che non saranno certo da considerare inattendibili, spero) si chieda e chieda a chi di dovere: scusate, ma allora perché continuate a terrorizzarci con questa faccenda, se non ha proprio nulla di straordinario? Perché ci incitate a vaccinarci? Forse che la risposta va cercata nell'abnorme potere di chi ha incassato i profitti dei milioni di dosi di vaccino comprati dai governi di tutto il mondo?
Salvatore Congiu
Vedi anche il dossier sulla Suina e L'Influenza Suina A-H1N1 e i pericoli della Vaccinazione Antinfluenzale
L'influenza Suina A/h1n1 E I Pericoli Della Vaccinazione Antinfluenzale
Tutto quello che devi sapere per tutelare davvero la tua salute e quella dei tuoi cari: ? l'influenza a/h1n1... Continua... |
gli esperti cambiano continuamente opinione: in precedenza avevano annunciato il picco per la fine del 2009. Ma quali elementi possono avere gli esperti per fare queste previsioni? Nel sud del mondo, l'influenza AH1N1 non ha portato a nulla di ciò che in questi mesi è stato annunciato. L'inverno per miliardi di persone è finito da poco e non è successo niente, anzi meno malati e morti del solito. Questa è scienza: il più grande ed evidente dato scientifico che sia mai stato disponibile prima d'ora. Tutto il resto sono frottole senza fondamento. Le previsioni le fanno gli uffici marketing delle case farmaceutiche, per spingerci a proteggerci da qualcosa che non esiste, come è successo nel 2001 con l'antrace, nel 2002 con la SARS e nel 2003 con l'aviaria. Tutte previsioni che si sono rivelate errate perché basate sul nulla, ma che hanno permesso di ottenere vendite miliardarie di farmaci e vaccini. La paura è il potente strumento di promozione che l'industria farmaceutica e i sistemi sanitari utilizzano, per convincerci ad avvelenarci per nulla. Il pericolo più grave è il vaccino, perché potrebbe provocare la modificazione del virus, dando vita a uno nuovo sconosciuto ai nostri organismi e quindi potenzialmente molto più pericoloso.