Ma serve veramente tutto questo cibo? Nei voli low cost il cibo si paga a parte e pochissimi lo prendono, eppure queste compagnie hanno successo. Perché allora anche le altre compagnie aeree non permettono di scegliere tra un biglietto comprensivo di pasti e uno senza, ma di prezzo inferiore? In questo modo si ridurrebbe l’uso esagerato della plastica per le confezioni, si abbasserebbe il costo dei biglietti aerei e, soprattutto, si eviterebbe di sprecare enormi quantità di cibo.
Facciamo due conti. In un volo intercontinentale con 300 persone vengono serviti 600 pasti e, se fossero a pagamento, si può stimare che almeno 400 pasti e 80 kg di plastica verrebbero risparmiati.
Nella sola Europa volano ogni anno circa 800 milioni di passeggeri, supponendo che si possa risparmiare anche solo un pasto ogni 10 viaggiatori, si ottiene l’enorme cifra di 80 milioni di pasti sprecati, cibo che basterebbe a far sopravvivere per un anno oltre 200.000 abitanti dei Paesi poveri che diventerebbero milioni se estendessimo il ragionamento a tutto il mondo.
Visto che l’aereo rimane il mezzo di trasporto più inquinante - un viaggio tra Europa e America, di due persone, contribuisce all’inquinamento quanto il gas e l’elettricità consumati in un intero anno da una famiglia media - se proprio non possiamo evitare di volare almeno evitiamo gli sprechi.
Ruggero Da Ros
Vittorio Veneto (TV)
Sobrietà
Dalla protesta a tutto campo alla proposta di un nuovo stile di vita che ci induca a evitare i tanti sprechi... Continua... |