È quanto risulta dal rapporto rilasciato l’11 marzo dalla Population Division delle Nazioni Unite. Questo resoconto si differenzia da quello del 2006 perché le previsioni minime della crescita demografica entro il 2050 sono salite di 117 milioni di persone. Questa “correzione” delle previsioni è basata su un sorprendente aumento di nascite in Europa e Stati Uniti.
Secondo la direttrice della Population Division, Hania Zlotnik, le previsioni avevano sottovalutato la natalità dei paesi industrializzati. “La popolazione delle regioni più sviluppate non sta diminuendo”, il rapporto ne prevede addirittura un piccolo aumento: da 1,23 a 1,28 miliardi entro il 2050.
Le previsioni dei tassi di natalità nei paesi industrializzati - pubblicate nel 2006 - si sono rivelate inadeguate: la media di figli per donna nel periodo 2005-2010 non sarà di 1,35 ma di 1,64. “Pochissimi credevano che la fertilità sarebbe aumentata [nei paesi industrializzati]. Ma ora è successo” spiega il vicepresidente del Population Council John Bongaarts. Secondo l’esperto questa tendenza del tasso di natalità continuerà per un po’. L’unica cosa che potrebbe frenarlo è il rinvio delle nascite a un’età più avanzata.
Quel che preoccupa Carl Haub, demografo del Population Reference Bureau, non sono le nascite in Europa e Stati Uniti: “Tutta la crescita verrà dai paesi in via di sviluppo”. Questa purtroppo non è facilmente calcolabile, soprattutto in regioni colpite da violenze e conflitti: “Dobbiamo tirare a indovinare” afferma Zlotnik.
In ogni caso un forte aumento della popolazione entro il 2050 “è inevitabile”. Nutrire questo crescente numero di persone farà aumentare la necessità d’acqua del 70-90%. Molte aree, però, stanno già raggiungendo il limite della risorsa. È quindi necessario ottimizzare l’utilizzo agricolo dell’acqua, spiega il Rapporto sullo Sviluppo Idrico dell’ONU, uscito due settimane fa al World Water Forum di Istanbul.
Ma l’acqua è solo una delle tante risorse che scarseggiano a causa dell’aumento di popolazione e consumi. Altre carenze, come quella dei combustibili fossili, stanno già causando numerosi conflitti.
Nei paesi in via di sviluppo la popolazione cresce in modo allarmante. Mentre leggete questo articolo il loro numero è aumentato di circa 380.
L’unico fattore che potrebbe rallentare questa crescita è il benessere economico che nei paesi sviluppati ha già provocato questo effetto.
31 Marzo 2009 - Scrivi un commento