Diverse le richieste dei Ministri europei sugli OGM:
- valutare gli effetti a lungo termine degli OGM su ambiente, organismi viventi e salute;
- incoraggiare ricerche da parte di scienziati indipendenti e avere libero accesso alle informazioni al momento solo in possesso delle aziende agro-biotech;
- esortare l’Efsa a considerare l’impatto ambientale degli erbicidi irrorati sugli OGM;
- trattare gli OGM in grado di produrre sostanze pesticide allo stesso modo dei pesticidi chimici;
- riconoscere il diritto di regioni e comunitá locali a stabilire aree OGM-free.
“Sotto la pressione di Regno Unito e Commissione europea, peró, i Ministri non sono stati in grado di assicurare che le sementi commercializzate in Europa rimangano libere da contaminazioni OGM” - denuncia Ferrario - “piegandosi a queste pressioni che puntano al ribasso degli standard di sicurezza sulla contaminazione dei semi da OGM, il Consiglio mette a rischio il futuro dell’agricoltura”.
Ieri la Commissione europea - con l’approvazione di una nuova soia della Monsanto resistente agli erbicidi (Roundup Ready 2, MON89788) - si è dimostrata indifferente alle critiche espresse dagli stati membri.
“Nessun OGM deve essere approvato fino a quando il sistema di autorizzazione non sará intelligentemente migliorato e l’Efsa adeguatamente equipaggiata per valutare l’impatto degli OGM” conclude Ferrario.
7 Dicembre 2008 - Scrivi un commento