Una denuncia in rima nei confronti di uno sviluppo sconsiderato che ritorna con coerenza nel corso di tutta la carriera di Celentano. Ne è un esempio anche la canzone Il contadino (“Più felice di me è il contadino e sai perché? Perché la sua terra non può tradirlo mai. Io no, io no, l'amore non ho...”), cover della celebre Hold on, I'm Coming di Sam & Dave, che s’inserisce nel filone dei brani che contrappongono la vita in campagna, semplice e naturale, all’alienazione e allo stress della città, come nel caso di Viva la campagna di Nino Ferrer, ricantata anche dalla Bandabardò, e dell’ironica Com'è bella la città di Giorgio Gaber (“Com’è bella la città com’è grande la città com’è viva la città com’è allegra la città. Piena di strade e di negozi e di vetrine piene di luce con tanta gente che lavora con tanta gente che produce…”).
Un altro classico della canzone italiana a tema “verde” è Ricordati di Chico composta dai Nomadi e dedicata a Chico Mendes, il sindacalista brasiliano ucciso sull’uscio di casa il 22 dicembre del 1988, per aver lottato contro la distruzione della foresta amazzonica e per la dignità dei suoi abitanti. Il brano si apre con queste parole: “I signori della morte hanno detto sì, l'albero più bello è stato abbattuto, i signori della morte non vogliono capire, non si uccide la vita, la memoria resta. Così l'albero cadendo, ha sparso i suoi semi e in ogni angolo del mondo, nasceranno foreste. Ma salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo, perché l'uomo non può vivere tra acciaio e cemento, non ci sarà mai pace, mai vero amore, finché l'uomo non imparerà a rispettare la vita...”.
Chico Mendes rappresenta una figura di riferimento per tutto il movimento ecologista del sud America; sempre a lui hanno dedicato una canzone – Cuando los angeles lloran (Quando gli angeli piangono) - i Manà, che per tributarlo nel tour del 1992, del 1993 e del 1994, distribuirono centinaia di buste contenenti semi di alberi. “Quando gli angeli piangono è per ogni albero che muore – cantano i Manà – è per ogni stella che si spegne…”.
Tra i nuovi esponenti nella scena discografia green-oriented Eddie Vedder dei Pearl Jam, attivo in numerosi movimenti culturali, ecologici e socio-politici, autore di Into the wild colonna sonora dell’osannato film omonimo di Sean Penn, e l’islandese Bjork da sempre in prima fila nella difesa della madre terra e portavoce di "Náttúra" la campagna per la salvaguardia dell'ambiente che finanzia i progetti ecosostenibili di piccole aziende islandesi. Tra i militanti storici ci sono poi senza dubbio gli irlandesi U2, molto vicini a Greenpeace.
In Italia il tema ecologico è fonte d’ispirazione più che per i big della canzone, per i gruppi emergenti o conosciuti solo localmente. Citiamo la spassosa Apecar dei Mercanti di Liquore (“Com'è divertente andare in giro con l'apecar su e giù per le contrade, i cartoni a raccattar…”), che affronta la questione degli sprechi e dei rifiuti, argomento caro anche a Maurizio Capone e i Bungt Bangt, la band vesuviana che utilizza strumenti costruiti con materiali di scarto, come la “Scialacqua”, realizzata con una vecchia canna da pesca e il “Chàchà”, con coperchi di latta.
Sulla scena romana si è fatto notare Adriano Bono dei Torpedo Sound Machine con il brano Viva la Decrescita, che si rifà al movimento della Decrescita Felice. Cantante e polistrumentista, è tra i fondatori dei Radici nel Cemento, band della scena reggae-ska-dub scioltasi nel 2009, oltre che essere uno dei mattatori delle serate “Reggae Circus” all’Acrobax, centro sociale e culturale di Roma.
La crescente attenzione ai temi ambientali nella musica è evidenziata anche dalla grande diffusione di eco-festival, a cominciare dalla più vetusta e importante kermesse musicale dell'Europa continentale, il Roskilde Festival, che si terrà quest’anno dall’1 al 4 luglio a Roskilde, in Danimarca. Un festival che pone grande attenzione al trasporto pubblico come mezzo di spostamento per i partecipanti, alla raccolta differenziata, a un utilizzo moderato di energia elettrica, e alla preparazione di cibi vegetariani e biologici per limitare l'impatto dell'uomo sul pianeta.
Per quanto riguarda il panorama italiano della musica dal vivo, a Roma si è tenuta il 6 maggio la serata conclusiva dell’ECO.ROCK, manifestazione in cui alla musica si affianca l’ecologia e l’arte, grazie a una mostra fotografica con opere che denunciano la responsabilità dell’utilizzo del carbone come fonte di energia nei cambiamenti climatici e grazie a un’installazione curata dal gruppo di grafici G.r.a (Genuine Roman Arts) che vuole stimolare la riflessione su tematiche ambientali.
Per questa estate l’appuntamento è a Galatina con l’edizione 2010 dello Streamfest, il festival di cultura eco digitale e sperimentazioni audiovisive che da 4 anni anima il territorio salentino.
L'11 giugno prende il via invece a Como l’Edison-Change the Music che ha come obiettivo quello di allargare gli spazi espressivi della musica, coniugandoli alla cultura del consumo energetico consapevole, attraverso la realizzazione di concerti ecosostenibili che sfruttino diversi tipi di energie: eolica, solare o idroelettrica.
La decrescita felice
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