Il sindaco di Monaco ha infatti deciso di trasformare la città nella capitale ciclabile tedesca. Non lo farà solo attraverso i joker. Sabato 24 aprile ha lanciato una campagna in favore della bicicletta che durerà almeno due anni. L’inaugurazione ha avuto luogo nella piazza principale, Marienplatz, con la RadlNight, serata dedicata alle bici comprendente un giro organizzato attorno al centro storico.
Sul campanile e sul palazzo comunale sono stati proiettati pittogrammi di bici con il telaio a forma di M, per ricordare il motto della campagna: “Monaco capitale ciclabile”. Dopo un check-up gratuito a gomme e dinamo, la distribuzione di palloncini azzurri e un breve discorso del sindaco, alle 21 in punto un migliaio di bici ha suonato il campanello: il segno pacifico (a differenza dello sparo) di inizio corsa.
Domenica 25 aprile la campagna è continuata con il Mercato Primaverile dove erano in vendita bici nuove e usate, si tenevano corsi di ciclismo e percorsi di abilità.
Questi eventi non saranno unici, anzi. Sono serviti ad aprire una campagna di due anni; se avrà successo la sua durata potrebbe essere raddoppiata. Quasi due milioni di euro verranno investiti nell’iniziativa. Sono tratti dai fondi per la bicicletta, che nel 2009 sono aumentati da 1,5 a 4,5 milioni di euro.
Lo scopo di tale campagna è convertire gli abitanti di Monaco alla bici. Attualmente “solo” un cittadino su sette la utilizza come mezzo di trasporto principale. “Vogliamo diventare la metropoli più bike-friendly della Germania” ha dichiarato il sindaco Hep Monatzeder. Al momento il 14% dei tragitti vengono fatti in bici (più che in qualsiasi altra grande città tedesca), ma paragonati ai 40% di Copenhagen, sono ancora una piccola percentuale.
Attraverso cartelloni pubblicitari che porteranno motti quali “la bici, un mezzo più veloce, più economico e più sano”. Ma anche grazie a idee originali come il Radl-Joker e l’immagine della Bavaria (figura femminile emblema della Baviera) che d’ora in poi non porterà più in capo una corona di alloro, ma un casco da bici. La bella stagione si concluderà con un bici-film-festival, atto a incoraggiare l’utilizzo dei due-ruote anche durante l’autunno.
È dunque forse un po’ presto per giudicare il tutto, come scrive Georg Thanscheidt, un “teatrino per bambini”.
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