Trovarsi congestionati nel traffico dell’ora di punta ad avvelenarsi il sangue per l’appuntamento sfumato, i bambini fuori dal cancello scolastico fermi ad aspettare, i surgelati nel cofano sulla via della liquefazione, il caldo torrido nell’abitacolo. Porsi poche e semplici domande potrebbe permetterci di rivalutare la bicicletta come comodo e sgusciante, pratico e salutare mezzo di locomozione.
Quanto spazio occupa un’automobile? A meno che non si tratti dell’ultima mania, i SUV, un’automobile ingombra 190cm di spazio. Una bicicletta con relativo ciclista, invece, ne occupa appena 60 (72 bici, con relativi 72 ciclisti occupano circa 90 metri quadrati di spazio). Un pedone addirittura solo 50 cm.
Il tasso di occupazione è di 1,2 persone per automobile. Per trasportare 72 persone sono necessarie 60 macchine che occupano 1 km quadrato di spazio.
In termini di peso un’automobile porta circa una tonnellata; una bicicletta solo 10 kg.
L’automobile non solo sfibra il nostro fisico, ma anche i nostri nervi quando siamo alla ricerca estenuante di un parcheggio. Con una bicicletta sarebbe più facile, perché in un parcheggio destinato ad un’automobile troverebbero comodamente posto ben 10 biciclette (di quelle pieghevoli ne entrano addirittura 42!).
E sfibra anche il nostro portafogli. Con 500 calorie, che corrispondono a 100gr di zucchero o 55 grammi di grasso o benzina, un ciclista percorre 37km. Con 55gr di benzina una macchina si spegne dopo appena 700 metri. Se le ultime notizie vogliono il petrolio ad 80 dollari e la benzina sopra 1,30 euro al litro, significa che la spesa annua per i carburanti sale a 36 euro, più 30 euro di aumenti sul prezzo finale delle merci. Non vale neanche la giustificazione di possedere una macchina a gasolio perché gli aumenti riguardano anche quello.
Ogni kilometro fatto in bici si risparmiano 0,20 centesimi di euro e circa 210 grammi di CO2 nell’aria. Ciò significa che se ogni giorno ci si impegnasse a percorrere in bici almeno 4 kilometri il risparmio sarebbe di 300 euro l’anno per 300 kg di CO2.
Credereste mai che la produzione di biciclette non è mai stata superata da quella dell’automobile?
Soprattutto, credereste mai che in questo frangente storico, in cui la crisi si abbatte su tutto ciò che è in odore di soldi, il mercato delle biciclette non risenta di alcuna incrinatura?
I maggiori produttori sono Cina e Taiwan ma gli Stati Uniti, dopo aver lasciato il mercato negli anni Novanta, vi stanno ritornando con prepotenza complice la crisi di cui sopra che ha spinto migliaia di persone a tagliare le spese superflue tra le quali spuntano, guardate un pò, auto e benzina.
Allora, a conti fatti, esistono migliaia di buone ragioni per disfarsi dell’automobile e inforcare una bicicletta per non buttare via il nostro denaro, per non sprecare il nostro tempo, per non inquinare, per fare del sano esercizio fisico ed istaurare piacevoli rapporti umani. Forse, tutto sommato, saremmo anche persone migliori.
Vacanze in bicicletta
La prima guida italiana dedicata agli appassionati della bicicletta di ogni età e preparazione, dai... Continua... |
What's your country?
Dalla liguria alla grecia, dalla turchia all'iran, dal pakistan all'india, dalla thailandia al laos, dal... Continua... |