7 aprile, al Colosseo per un'Italia libera dagli Ogm

Domani, 7 aprile, diverse associazioni si incontreranno a Roma, nei pressi del Colosseo, per ribadire la contrarietà all'utilizzo degli Ogm in Italia. A tal proposito sono stati chiamati in causa il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, per controfirmare il decreto che vieta l'utilizzo di sementi geneticamente modificate.

di Daniela Sciarra

Dalle associazioni ambientaliste a quelle di produttori, dalle organizzazioni del mondo agricolo al volontariato, fino alle organizzazioni dei consumatori, sono tanti i soggetti che, domani 7 aprile all’ombra del Colosseo, si sono dati appuntamento per ribadire la contrarietà agli ogm e al loro rilascio in pieno campo. Un iniziativa promossa dalle organizzazioni facenti capo alla task force “Per un'Italia libera da Ogm”.

La task force è una rete eterogenea di organizzazioni che hanno a cuore il futuro dell’Italia - a partire dalla tutela della biodiversità paesaggistica e agricola - la salute dei consumatori, ma anche lo sviluppo della nostra agricoltura di qualità fatta dai tanti piccoli agricoltori che hanno investito in sistemi di produzione sostenibili e ogm-free. L’appuntamento di domani servirà a spiegare i motivi in base ai quali il Governo dovrebbe sostenere questi metodi di coltivazione sostenibili e che fanno a meno di Ogm.

Le organizzazioni hanno invitato a partecipare i ministri da cui si attendono un intervento tempestivo per dichiarare il nostro territorio libero da ogm. La coalizione, infatti, ha chiesto sia al Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, sia al Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, di controfirmare il decreto - già firmato dal Ministro dell’Agricoltura Luca Zaia - per confermare lo stop definitivo all’ingresso sui campi di sementi geneticamente modificate e bloccare così anche il rischio di inquinamento genetico.

Per questo motivo le organizzazioni hanno chiesto ai ministri di replicare la propria firma direttamente sul pullman di Greenpeace che, durante il viaggio in Europa per raccogliere le testimonianze europee dei no agli ogm, ha già raccolto l’appoggio dei Ministri di Ambiente, Salute e Agricoltura del Lussemburgo, prima tappa del tour europeo.

Sempre domani, ai cittadini sarà data la possibilità di aderire a una petizione europea contro gli Ogm.

La rete delle organizzazioni è costituita da: Aiab, Amab, Coldiretti, Cna alimentare, Cia, Legacoop, Lega Pesca, Unci, Federconsumatori, Adusbef, Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino Legambiente, Wwf, Greenpeace, Vas, Fondazione Univerde, Slow Food, Acli, Crocevia, Focsiv, Greenaccord, Federparchi, Campagna Amica, Città del Vino.

6 Aprile 2010 - Scrivi un commento