“Questo verdetto – spiega Federica Ferrario, responsabile della campagna Ogm di Greenpeace – conferma che la responsabilità dei danni causati dalla contaminazione genetica è dell'azienda che rilascia in ambiente gli OGM”.
Bayer ha ammesso di non essere stata in grado di controllare la diffusione del proprio riso OGM nonostante abbia applicato tutte le cosiddette "buone prassi" per fermare la contaminazione.
“Tutto ciò - continua Ferrario - dimostra per l’ennesima volta che le sperimentazioni in ambiente e la coltivazione di OGM vanno impedite prima che le nostre colture vengano contaminate in modo irreversibile. Dopo sarà troppo tardi”.
Secondo il rapporto preparato di Greenpeace “Risky Business”, a livello mondiale i costi causati dalla contaminazione della Bayer si stimano tra 741 milioni e 1.285 miliardi di dollari.
Il verdetto stabilisce chiaramente che la Bayer è responsabile per i danni che possono originarsi su larga scala a seguito della contaminazione degli OGM: questo risarcimento riguarda solo i primi due di oltre 1.000 agricoltori che hanno citato la Bayer in giudizio e, secondo la giurisprudenza statunitense, essa sarà utilizzata come precedente vincolante per tutte le cause relative agli agricoltori che hanno subito contaminazioni da OGM.
14 Dicembre 2009 - Scrivi un commento