Si tratta del concorso californiano “Cleantech Open”, concepito nel 2006 al fine di scoprire, finanziare e pubblicizzare le aziende o i gruppi di ricerca in possesso di idee innovative (ed eventualmente anche prototipi da industrializzare) per la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.
Il primo premio (un assegno di 250 mila dollari) è stato assegnato quest’anno ad EcoFactor, un’azienda che ha concepito un sistema per gestire costantemente ed in modo personalizzato il consumo dell’energia impiegata per condizionare l’aria all’interno degli edifici.
“Abbiamo deciso di premiare EcoFactor”, ha dichiarato il presidente della giuria Christopher O. Vargas, “perché essa ha raggiunto due ottimi risultati in un sol colpo, vale a dire ridurre il consumo energetico (e quindi il suo impatto sull’ambiente) e la bolletta dell’utente”.
Il progetto sviluppato da EcoFactor consiste in un software che gestisce uno o più termostati in tempo reale, ossia acquisendo dati e modificando le impostazioni in maniera costante, in modo da garantire in ogni momento il massimo risparmio energetico senza rinunciare al massimo comfort.
I parametri elaborati dagli algoritmi implementati nel software sono: il clima esterno, le caratteristiche strutturali dell’edificio, nonché altre informazioni o “richieste” inserite manualmente dall’utente. La regolazione termica avviene ogni minuto, tramite una reimpostazione del termostato, e le variazioni possono essere anche leggerissime.
Una grande comodità del resto è il fatto che, una volta installato e impostato il sistema, non ci si debba preoccupare più di alcunché, in quanto è il software a farlo al posto dell’utente. Quest’ultimo però può comunque decidere, in qualunque momento, di disabilitare il controllo automatico e gestire manualmente il termostato.
L’unica condizione necessaria all’impianto di un simile sistema è la presenza di una connessione internet: l’elaborazione dei dati, ossia l’esecuzione del software dedicato, avviene a distanza e il termostato viene “comandato” da remoto, tramite la rete.
Proprio in conseguenza di questa caratteristica, i responsabili della EcoFactor credono che compagnie che forniscono servizi come telefonia, connessione internet e tv via cavo si faranno presto avanti per stabilire una partnership con l’azienda, in modo da aggiungere al pacchetto proposto agli utenti anche la gestione intelligente dell’energia.
Ad aggiudicarsi il secondo posto è stata invece la Alphabet Energy, compagnia nata per mano di un gruppo di ricercatori del Laboratorio Nazionale Lawrence Berkeley in California. Essa ha proposto un sistema che permette di recuperare il calore generato e “gettato via” come scarto nei processi industriali. Tramite un micro-conduttore realizzato con una tecnologia sviluppata presso i laboratori di Berkeley, infatti, è possibile sfruttare il calore disperso per produrre nuova energia ad un costo bassissimo: dell’ordine di un dollaro a Watt. Al momento esistono già dei processi impiegati per il recupero di tale calore, ma l’energia viene prodotta ad un prezzo venti volte maggiore.
La competizione comprende varie categorie a cui si riferiscono diversi premi.
Ogni anno viene premiato, per esempio, un team di “alunni”, ossia una compagnia che abbia effettuato grossi progressi, durante l’ultimo anno, nello sviluppo di una tecnologia per la sostenibilità ambientale. Il Cleantech Open infatti, mira ad essere - oltre che una competizione - un laboratorio, pertanto mette a disposizione esperti e infrastrutture a quanti presentino idee brillanti su cui investire. Il premio “Alumni” 2009 è andato ad Adura Technologies, che ha presentato un sistema per la gestione facilitata e il controllo dei sistemi di illuminazione, sempre al fine di ridurre gli sprechi energetici.
Il premio per la Sostenibilità è stato invece assegnato alla HydroVolts, la quale ha realizzato delle turbine idrocinetiche di piccola taglia che possono essere facilmente installate dallo stesso utente in qualunque corso d’acqua (dal fiume al ruscelletto) per generare energia idroelettrica.
La manifestazione si distingue in termini ecologisti anche perché la serata di gala in cui avviene la premiazione è “carbon-free”, ossia priva di emissioni di gas serra. Ovviamente si tratta di un bilancio complessivo: la società che organizza l’evento, infatti, contribuisce a progetti locali di re-forestazione e altre iniziative per l’ambiente, in modo da controbilanciare le emissioni connesse alle attività sul luogo nonché ai viaggi in aereo dei partecipanti. La cerimonia di quest’anno ha registrato addirittura un’ “impatto positivo”, cioè è come se circa 5000 automobili fossero state rimosse dalle strade per un giorno.
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