«Confermo - ha dichiarato Zaia - che il decreto per la sospensione dei neonicotinoidi per la concia del mais sarà in vigore anche nella prossima annata agraria. I numeri parlano chiaro: quest’anno, dopo la sospensione, ci sono stati solo due casi di moria di api, contro i 185 dello scorso anno. Non possiamo ignorare questo dato né possiamo abbandonare i nostri 75mila apicoltori e il milione e più di alveari che abbiamo in Italia».
«Ovviamente - ha detto il Ministro - dovremo avviare un percorso comune con l’industria chimico-farmaceutica per trovare pratiche e prodotti alternativi che abbiano un minore impatto ambientale ma siano altrettanto efficaci. Questo periodo di tempo può essere utile ai costruttori di seminatrici per mettere a punto macchinari che riducano notevolmente gli effetti della dispersione delle polveri e alle aziende agro farmaceutiche per valutare metodi di concia a impatto zero.
Non vogliamo penalizzare nessuno. Si tratta semmai di una prudenziale sospensione del giudizio per riconciliare tutti i settori produttivi e trovare una soluzione definitiva e condivisa che salvaguardi le api, fondamentali per la stessa sopravvivenza della nostra agricoltura, e che allo stesso tempo venga incontro alle esigenze di un settore così importante qual è quello maidicolo».
Soddisfazione da parte degli apicoltori
«Gli apicoltori italiani non possono che dirsi soddisfatti per questa notizia - afferma il presidente della Fai (Federazione apicoltori italiani) Raffaele Cirone - che va nella direzione auspicata dall’intero comparto apistico nazionale. Siamo inoltre pronti a sostenere l’azione del ministro per l’avvio di ogni forma di collaborazione stabile tra apicoltori, agricoltori, istituzioni e industria chimica, affinché l’indispensabile azione impollinatrice delle api sia tutelata in quanto primo fattore della produzione agricola nazionale».
«Per quanto ci riguarda, non esistono pregiudiziali ideologiche - ha proseguito il presidente della Fai - che possano minare lo storico e felice rapporto di collaborazione tra mondo apistico e agricolo. Tanto che, a questo tema, intendiamo dedicare il Congresso mondiale di apicoltura del 2013 per la cui candidatura l’Italia si sta proponendo proprio in questi giorni».
«Dopo mesi in cui, da un lato gli apicoltori testimoniavano l’ottima salute degli allevamenti apistici nelle zone maidicole, ma, invece, non veniva espresso da parte dei responsabili ministeriali alcun giudizio sul monitoraggio degli alveari, il ministro Zaia, finalmente, ha confermato che in questa annata, con i prodotti sospesi, ci sono state solo due segnalazioni di moria di api, contro decine e decine di segnalazioni delle campagne precedenti».
Nelle parole di Francesco Panella, presidente Unaapi (Unione apicoltori italiani), l’entusiasmo degli apicoltori italiani per la scelta in difesa delle api, degli equilibri naturali e della vita annunciata dal ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, di sospendere gli insetticidi neonicotinoidi considerati responsabili della moria di api degli anni scorsi, anche nella prossima campagna agraria.«Grande soddisfazione, e ringraziamo il ministro Zaia per avere ancora una volta dimostrato con i fatti di essere vicino agli apicoltori italiani che con tenacia stanno difendendo i propri alveari, l’ecosistema e la biodiversità nel nostro Paese».
È quanto sottolinea Hubert Ciacci, presidente della “Settimana del miele” di Montalcino dove, a partire da domani fino al 13 settembre ci saranno gli stati generali dell’apicoltura italiana, e che inizia così “sotto i migliori auspici”.
«Il ministro Luca Zaia - prosegue Panella - ha dimostrato in questa occasione grande indipendenza di giudizio, specie se si tiene conto della campagna di interessate fandonie e distorsioni sviluppata dai ‘venditori di agrochimica’. Gli apicoltori italiani auspicano che il divieto di questi insetticidi killer delle api sulla coltura del mais porti veramente, come indicato dal Ministro, alla costruzione di prodotti e pratiche alternativi anche per tutte le altre colture su cui sono in uso sempre di più molecole incompatibili con la vita e la fertilità.
La sopravvivenza e produttività delle api - conclude Panella - sono un eccezionale termometro di compatibilità delle pratiche agricole, impariamo a leggere con attenzione quanto ci dicono le api e ne guadagneranno l’ambiente e soprattutto le generazioni a venire».
10 Settembre 2009 - Scrivi un commento
ZAIA oltre che difendere la VITA delle API e quindi dell' Ecosistema, vuole difendere anche la BIODIVERSITA' perchè si è dichiarato pubblicamente contrario agli OGM; da tecnico agricolo sà che l' inquinamento genetico è IRREVERSIBILE !!!
ZAIA pertanto merita la nostra stima e il nostro aiuto di cittadini, consapevoli che le battaglie contro lo strapotere economico delle multinazionali saranno molto dure e lunghe.