Eppure, dopo il decreto legge del 5 agosto 2008 , che la privatizza, impareremo a conoscerne il prezzo. Proviamo allora a trovare alcune semplici soluzioni che ci consentono di ridurne il consumo domestico.
C’è da dire, innanzitutto, che adoperare acqua potabile per la pulizia personale, per lavare pavimenti, stoviglie, panni e per l’uso igienico nei water non è necessario: resta sempre e comunque uno sperpero.
Cominciamo, intanto, a capire quanta acqua scorre dal nostro rubinetto. Basta prendere un recipiente di cui conosciamo la capacità, ad esempio una bottiglia d’acqua o una caraffa. Cronometriamo il tempo che occorre per riempirla. Dividiamo i litri per i secondi misurati, moltiplichiamo per 60 secondi ed otteniamo i litri al minuto.
Se il valore è maggiore di 7L/min (in genere è di 12-13 L/min) allora possiamo fare qualcosa e cioè comprare, con una spesa di pochi euro, dei rompigetto areati che permettono un risparmio di circa il 50% dell’acqua che esce dai nostri rubinetti.
La sostituzione è semplicissima: svitiamo il rompigetto già esistente, inseriamo il nuovo riduttore di flusso all’interno della capsula indipendentemente dal tipo di filettatura e avvitiamo.
Stesso ragionamento può essere fatto con un riduttore di flusso per docce con cui si riesce a ridurre la portata fino a 9L/min. Il primo esperimento in questo senso in Italia è stato fatto nel Comune di Bagnacavallo, in Provincia di Ravenna.
Qui agli abitanti è stato distribuito uno speciale kit per il risparmio, oltre ad una serie di consigli utili per ridurre gli sprechi. Il risultato è stato assolutamente positivo: i riduttori di flusso hanno portato ad un risparmio idrico pari al 10%.
Questi semplici cambiamenti permettono di risparmiare sulla bolletta dell’acqua ma non solo! Infatti, dovendo scaldare minori quantità di acqua, consumeremo meno energia a vantaggio delle nostre tasche e dell’ambiente.
Passiamo ora allo sciacquone del water. Ogni getto rilascia circa 10 litri che, spesso, sono uno spreco. Lo sono ancora di più se pensiamo che, nella grande maggioranza dei casi, si sta usando acqua potabile quando non ha nessun senso farlo.
Una pratica migliore sarebbe quella di raccogliere l’acqua che utilizziamo per lavarci le mani o per pulire frutta e verdura ed adoperare prima questa per lo scarico. Certo, serve un po’ di accortezza ma se si pensa che nel mondo oltre un miliardo e mezzo di persone non ha accesso all’acqua potabile…
Del resto, evitare gli sprechi non costituisce “soltanto” un dovere verso coloro che non dispongono di risorse idriche, ma anche un vantaggio per noi stessi ed i nostri portafogli.
11 Marzo 2009 - Scrivi un commento
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