Oltre un mese di preparazione che culminerà il 13 febbraio con una grande mobilitazione: a partire dalle 18, si spegneranno tutte le luci e gli apparecchi elettrici non indispensabili.
“Per ricordare a tutti” dicono i conduttori Cirri e Solibello “che esiste un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita: il risparmio”.
E, anno dopo anno, a fare grande l'iniziativa non saranno solo gli ascoltatori e i privati cittadini che oramai un po' da tutto il mondo aderiscono entusiasti all'iniziativa. Saranno anche le istituzioni, le aziende, le associazioni, le scuole e le attività commerciali a marcare il fatto che la società civile tutta, anche nel momento in cui si lavora, si studia, si “produce”, può e deve abbandonare le sue abitudini più dannose per l'ambiente, e adottare una politica di risparmio e di rinuncia al superfluo.
Particolarmente simbolica, come sempre, sarà l'adesione dei Comuni, coordinati da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani): i piccoli paesi come le grandi città l'anno scorso hanno “spento” le loro piazze e i loro edifici principali. Che forse avranno perso un pochino della loro bellezza e magia, ma in compenso hanno contribuito a preservare la bellezza e la salute del nostro pianeta.
E se il grande risultato del 2008 fu quello di coinvolgere nella mobilitazione molte città europee gemellate con i nostri comuni (da Parigi a Londra, da Atene a Barcellona), quest'anno l'obiettivo è quello di portare M'illumino di meno a tutti i cittadini dell'Unione, con il patrocinio del Parlamento europeo.
Le proposte e le adesioni crescono ogni giorno: ognuno propone il suo piccolo gesto. Se ci pensiamo moltissime di queste pratiche sono davvero semplici e possono diventare parte del quotidiano. Non si insegue un'utopia ma si dimostra come minime attenzioni e buone abitudini possono contribuire a cambiare di poco la nostra vita ma di molto i destini del pianeta.
19 Gennaio 2009 - Scrivi un commento