Montecitorio spegne le luci

L’onorevole leghista Buonanno fa notare come si potrebbe risparmiare un milione di euro all’anno sull’elettricità. Come? Basta spegnere il 30% delle luci accese inutilmente in Parlamento.

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di Salvina Elisa Cutuli


Questa volta il buon esempio arriva dai nostri politici. L’onorevole leghista Buonanno, durante una seduta parlamentare di pochi giorni fa, è intervenuto in aula facendo notare ai suoi colleghi il grande spreco dovuto alle moltissime e inutili luci accese a Montecitorio.

Una presa di coscienza che fa sperare, che incanta e che colpisce i cittadini, generalmente sempre pronti ad inveire contro coloro che siedono sulle poltrone più alte che governano la nostra Italia. Come dice lo stesso Buonanno, è scandaloso, infatti, che in tempi come questi che stiamo vivendo - in cui i tagli sono continui e la crisi sembra imperante in ogni angolo del mondo - si mantengano accese dalla mattina alla sera migliaia di lampadine, fotocopiatrici, televisori, computer e stampanti, nonostante l’assenza dei parlamentari. “È un po’ di tempo che osservo questo fenomeno - dice l’onorevole Buonanno - che considero di vero malcostume e mortificazione nei confronti dei redditi medio-bassi dei cittadini italiani che ogni mese devono tirare la cinghia. L’onorevole aggiunge: “voglio formalizzare una richiesta di chiarimenti urgenti presso gli uffici preposti, al fine di comprendere i motivi di tale sperpero di denaro pubblico”.

Dunque, non è sempre vero ciò che spesso si sente dire e cioè che “i politici sono tutti uguali e che ricoprono quelle cariche solo per fare i loro comodi”.

La dichiarazione dell’onorevole Buonanno induce a far pensare che tra i deputati ci siano anche coloro che sono attenti alle problematiche più diffuse che attanagliano il nostro paese.

È importante che le istituzioni diano il giusto esempio ai cittadini spingendoli, attraverso alcuni piccoli e semplici accorgimenti, a limitare i propri consumi civili ed energetici.

E lo stesso dice l’onorevole per gli sprechi di Montecitorio: "solo spegnendo il 30% delle tante luci accese, potremmo ottenere un taglio dei costi di un milione di euro all'anno. Non voglio poi parlare delle tonnellate di fotocopie gettate sulle scrivanie o nei diversi cestini solo perché la ‘virgola’ era sbagliata. Non si potrebbe usare, eventualmente, quella riciclata o utilizzare di più i formati elettronici? Non penso che queste proposte siano da considerare futuristiche o troppo di avanguardia. Al contrario - conclude Buonanno - con un pò di buonsenso in più, anche in Parlamento, si potrebbe concorrere a risparmiare preziose risorse da destinare eventualmente ad altro".

Ci auguriamo quindi, che il buonsenso si diffonda in tutti noi, così da non doverci stupire più quando una personalità politica fa notare ai suoi colleghi alcune responsabilità che ognuno di noi dovrebbe già considerare spontaneamente e quotidianamente.

23 Novembre 2008 - Scrivi un commento
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