Il trasporto ferroviario allo sbando è una realtà nota e se le responsabilità vanno adeguatamente suddivise tra Governo, Trenitalia e Regioni, quest'ultime sembrano vincere la palma dell'ottusità secondo quanto emerge dalla valutazione delle spese dedicate alle infrastrutture per i trasporti che continuano evidentemente a favorire le strade, la gomma e quindi i sistemi di trasporto più stressanti e inquinanti, a scapito di quei 2 milioni di pendolari che ogni giorno cercano di raggiungere luoghi di lavoro e studio con il treno locale e che quotidianamente debbono fare i conti con carrozze vecchie e sovraffollate, ritardi e disagi, corse e fermate soppresse a sorpresa.
"La Finanziaria in corso di approvazione" - ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile Trasporti di Legambiente - "ha deciso finanziamenti utili solo ad assicurare gli scarsi e spesso scadenti servizi attualmente esistenti, ma nulla di più. Da molti anni non si fa nulla per migliorare concretamente la situazione del trasporto pendolare e bisogna riconoscere che il trasferimento dei poteri in materia alle Regioni sta fallendo per mancanza di attenzioni e risorse".
Stato e Regioni continuano a investire a vantaggio del trasporto su gomma: a differenza della spesa per il servizio ferroviario quella per le infrastrutture non è stata ferma in questi anni. Decine di miliardi di Euro sono stati stanziati per opere della Legge Obiettivo, e a leggere i dati di quanto e cosa è stato finanziato dal 2002 al 2008, sembra emergere una precisa strategia della mobilità: far crescere il traffico su gomma in Italia nei prossimi anni perché i finanziamenti da parte dei Governi che si sono succeduti in questi anni hanno premiato per oltre il 70% gli investimenti in strade e autostrade.
14 Dicembre 2008 - Scrivi un commento