Il distacco maggiore è quello registrato a Torino dove l’auto ha tagliato il traguardo 35 minuti dopo l’arrivo del convoglio in stazione. Il treno regionale, partito questa mattina alle 7.37 da Susa, infatti è arrivato alle 8.40 mentre il passeggero dell’auto partito alla stessa ora è giunto a destinazione alle 9.15. Risultato analogo per la gara che si è svolta a Padova: il treno regionale proveniente da Bologna partito dalla stazione di Montegrotto T. alle ore 8,25 è arrivato a Padova addirittura con 2 minuti di anticipo e 17 minuti prima dell’auto che ha raggiunto la meta alle 8.55.
Anche a Messina il convoglio partito alle ore 6,55 diretto a Palermo è arrivato in orario, alle 10 in punto, mentre l’auto ha raggiunto il capoluogo siciliano 8 minuti dopo. Venti i Sindaci saliti a bordo del treno che ha fatto 8 fermate e che si sono passati il testimone lungo il tragitto realizzando una particolare staffetta. La ferrovia è risultata più veloce anche per raggiungere Milano dove il treno è arrivato prima dell’auto in 10 delle 11 tratte scelte lungo le principali direttrici utilizzate dai pendolari. Confronto diverso invece quello organizzato a Roma dove a paragone sono stati messi treni diversi che viaggiano in tre tratte molto frequentate dai pendolari che ogni giorno dall’hinterland raggiungono la capitale. L’arrivo per tutti era la stazione di Roma Ostiense con partenze da Tivoli, Bracciano e Monte san Biagio. Oltre alla puntualità i volontari di Legambiente hanno valutato le condizioni dei convogli dando un peso anche ad altri fattori quali l’affollamento, la pulizia, la funzionalità di porte, la presenza di altoparlanti che garantiscano l’informazione ai passeggeri.
I treni sono arrivati alla stazione puntuali ma a pesare nel giudizio che ha assegnato il riconoscimento negativo al treno proveniente da Bracciano è stata la longevità dei vagoni e la totale mancanza d’informazione ai passeggeri.
“Questa gara non vuole solo dimostrare quale mezzo, tra auto e treno è più efficiente per gli spostamenti urbani – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - ma vuole richiamare l’attenzione sul tema dei pendolari ancora troppo trascurato che però incide in modo determinante nella qualità della vita dei cittadini italiani”.
Per i pendolari raggiungere le scuole e i posti di lavoro, è una battaglia quotidiana. E nonostante le continue proteste, il potenziamento del ferro locale e regionale continua a rimanere una chimera. “Anzi - continua Cogliati Dezza – l’ultima Finanziaria ha addirittura tagliato i 1000 nuovi treni promessi entro il 2011, unico investimento di rilievo programmato per i pendolari. Chi sceglie il treno per andare a scuola o al lavoro – aggiunge il presidente di Legambiente - andrebbe premiato e non penalizzato. Se il servizio fosse più efficiente sarebbe molto più facile chiedere agli italiani di lasciare a casa l’automobile”.
Il Trofeo Caronte ha aperto oggi Pendolaria che proseguirà nei prossimi giorni le sue attività con i monitoraggi nelle stazioni e darà voce e sostegno a tutti gli italiani pendolari che rivendicano il diritto a una mobilità efficiente nell’Assemblea nazionale organizzata per venerdì 8 febbraio a Milano presso la Camera del Lavoro.
29 Gennaio 2008 - Scrivi un commento