Il motivo è semplice: le gerarchie cattoliche, cristiane, islamiche, ebraiche, patriarcali esercitano il loro potere in primo luogo soprattutto con la repressione e il controllo dell'energia sessuale.
Ho avuto occasione di vivere momenti, negli anni settanta, in cui sembrava che fosse realmente possibile liberarsi dei tabù sessuali e dello strapotere delle religioni, seguiti poi da nuove religioni create a tavolino quali New Age e nuove forme di gestione dell'energia sessuale basate non più sulla repressione, ma sullo stimolo della pornografia in rete con le trasmissioni televisive.
Come si dice, il potere cambia forma ma non sostanza.
Il motivo per cui affronto così spesso questi due temi è che viaggiando molto in varie culture del nostro pianeta, ogni volta che rientro in Italia mi rendo conto sempre più di come l'aria che si respira sia claustrofobia, appesantita dalla stessa sua mania per la sessuofobia da una parte e da un sistema politico e religioso dominato dal potere delle gerarchie cattoliche e dalle esternazioni del signor Ratzinger.
In virtù del potere che hanno anche a livello quantistico le forme di pensiero e le convinzioni radicate nell'inconscio degli esseri umani, ritengo che fin tanto che rimane valida l'equazione appartenenza ad una religione uguale percorso spirituale, libertà sessuale – libertà di fare sesso, di pornografia, di scambi e scambisti, e così via – è sempre più difficile, in un paese come questo che ormai amo chiamare Vaticalia, concepire altri modi di connettersi con il Dio attraverso il settimo Chakra, la meditazione, con la Dea attraverso il primo Chakra, con la passione per alimentare il proprio Cuore, il quarto Chakra, e riscoprire il senso di un Amore Universale che nasce dall'identificazione con il tutto.
So che una frase come quella che ho appena scritto possa portare molti a identificarsi, e considerarla stereotipata, qualcuno a dissentire, ma... altri a rendersi conto realmente che questa è la magia della creazione, la magia di questa realtà: riconnettere corpo, mente, spirito, riscoprire l'Uno che é nella vita su questo pianeta. L'Uno che è il piano sottile e divino che si manifesta ed è presente ovunque nell'Uno del proprio cuore, che non è più amare il prossimo come se stessi ma rendersi conto che si è una cosa sola con il prossimo.
È allora... invece di limitarsi a ripetere frasi come queste, su cui è facile essere d'accordo, è essenziale iniziare a liberarsi di concetti che si danno per scontati per scoprire il proprio percorso, il proprio modo di vivere la Passione, il proprio modo di connettersi e di esprimere il divino meditando, pregando, portando avanti un lavoro iniziatico, per scoprire veramente che cos'è quel Cuore che sta al centro e al di là dei giochi della mente.
Tuttavia, per arrivarci davvero é essenziale vedere chiaramente le cose come stanno, e siccome anche in virtù dell'attuale crisi economica a molti manca la possibilità di viaggiare e vedere dall'esterno quello che sta succedendo in questa scatola-laboratorio che è diventata Vaticalia, molti dei contributi vogliono essere portati con il punto di vista di un antropologo alieno che scende in questo paese senza essere parte del gioco e osserva poi che succede…
Personalmente non mi sento particolarmente connesso con nessuna ideologia politica e religiosa tra quelle dominanti in questa nazione, per cui quello che vuole essere un osservatorio, di sicuro non è "di parte".
Un punto di vista, ovviamente relativo, la proposta di un'altra angolazione per allargare la sfera percettiva della propria quotidianità.
La Chiesa che mente
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