L’iniziativa è partita dall’America ed ecco cosa si legge sul sito che invita a firmare la petizione per fermare lo spreco:
“Sai che oltre cinque milioni di alberi vengono abbattuti ogni anno per realizzare gli elenchi telefonici e che i contribuenti spendono, ogni anno, 17 milioni di dollari per avere questi libri riciclati? Persino più sorprendente è il fatto che circa il 75% degli utenti è completamente inconsapevole dell’impatto ambientale e finanziario della stampa, della distribuzione e del riciclaggio di questi libri. Dato che probabilmente usate guide online o social networks per trovare il recapito di cui avete bisogno, non ha senso possedere gli elenchi telefonici consegnati a noi ogni anno senza che ne sia stata fatta richiesta”.
Come limitare, quindi, questo spreco?
La proposta è quella di una soluzione “opt-in”: riceve la guida telefonica esclusivamente chi ne fa richiesta.
Non una totale abolizione, dunque, ma piuttosto una distribuzione limitata soltanto a quelle persone che, per abitudine o per necessità, continuano a consultare le guide cartacee.
E nel nostro Paese? Gli italiani considerano ancora utili gli elenchi telefonici?
Nell’ingresso del condominio in cui abito, ormai da qualche anno, parecchi volumi, una volta consegnati, rimangono lì per settimane, probabilmente perché vengono distribuite più copie di quelle effettivamente necessarie.
Personalmente non consulto una guida cartacea da anni e come me, suppongo, tante altre persone.
Per avere conferma della mia supposizione ho deciso di fare una semplice ricerca su Facebook. Ebbene sì, non sono la sola ad aver mandato in pensione l’elenco telefonico: hanno fatto lo stesso almeno altre 1535 persone, ovvero i 1535 iscritti al gruppo Eliminiamo gli elenchi telefonici cartacei.
La carta è frutto di tanti alberi e tanta acqua... non sprechiamo! Per un chilo di carta ci vogliono 500 litri di acqua e due chilogrammi di legno”, scrive il fondatore del gruppo Stefano Belardini.
A fornire i dati aggiornati sulla produzione e distribuzione degli elenchi in Italia è l’azienda Seat Pagine Gialle, editore di PagineBianche e Pagine Gialle.
Annualmente alle famiglie italiane vengono distribuite 27,7 milioni di copie del volume PagineBianche e 22,5 del volume Pagine Gialle, per un totale di 45mila tonnellate di carta.
Ma che tipo di carta? Si tratta di carta speciale per elenchi, acquistata per il 45% in Finlandia, il 45% in Svezia e il 10% in Canada. Sul totale il 30% è carta riciclata e il 70% proviene da foreste oggetto di piani di riforestazione.
Da oltre 30 anni è attivo in Italia un servizio di ritiro degli elenchi distribuiti nell’anno precedente. Considerato però che gli italiani che utilizzano le guide cartacee sono un numero inferiore rispetto alle copie distribuite, non sarebbe preferibile realizzarne e distribuirne una quantità minore?
16 Settembre 2009 - Scrivi un commento